Mancano 5 gare al termine del campionato: ci dai un tuo giudizio globale sulla stagione del Torino?
“E’ stata una stagione fatta di alti e bassi per i granata che alla fine può giudicarsi non più che sufficiente, visto che il Toro ora è decimo in classifica a 42 punti, sicuro di salvarsi e con nessuna possibilità di sperare all’Europa League. L’anno era in effetti iniziato benissimo con la squadra di Giampiero Ventura che aveva raccolto 13 punti in 6 gare con la possibilità alla settima giornata nella trasferta col Carpi di essere prima in classifica nel caso di vittoria: arrivò invece un inaspettato ko e da lì inizio un periodo meno positivo, caratterizzato inoltre da una serie infinita di infortuni. Il Torino infatti, nel corso dell’anno ha dovuto fare a meno, nei vari turni di campionato, di tantissimi giocatori: da Danilo Avelar a Afriyie Acquah, da Joel Obi a Daniele Baselli fino a Bruno Peres, solo per citare i principali. In tutta la stagione una delle gare significative, in negativo, è stata la sconfitta in Coppa Italia del 16 dicembre 2015 per 4-0 contro la Juventus: dopo quel brutto ko nel derby i granata per settimane non hanno azzeccato più una partita, faticando molto fino a marzo. Fortunatamente adesso nelle ultime tre gare sono arrivati tre successi e quindi il Toro arriva più sereno alla gara dell’Olimpico”.
Il top e il flop dei nuovi acquisti di questa stagione?
“Il migliore giocatore arrivato in estate è sicuramente Andrea Belotti, lo dicono anche i numeri. Con 10 reti in campionato infatti è lui il capocannoniere del Torino, oltre ad essere anche il miglior assist men granata, con 4 servizi vincenti per i compagni. L’attaccante classe 1993 arrivato dal Palermo ha faticato un po’ all’inizio ma dopo essersi sbloccato verso la fine del 2015 non si è più fermato nel nuovo anno. Per quanto riguarda i flop direi che non c’è nessuno acquisto che ha deluso profondamente. Piuttosto personalmente dico che è un dispiacere non avere visto Danilo Avelar, il brasiliano arrivato dal Cagliari che si è infortunato gravemente a inizio stagione giocando solo 6 gare”.
Chi è stato il migliore giocatore del Torino in questo anno?
“Per costanza e attaccamento alla maglia dico Emiliano Moretti: l’esperto difensore granata, classe 1981, è infatti sceso in campo in 32 delle 33 gare di campionato finora giocate ed il suo rendimento è stato spesso sopra la sufficienza. Oltre a lui, come già detto, la nota lieta dell’anno granata è Belotti visto il suo exploit a livello realizzativo nella seconda parte di stagione”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Torino e perché?
“Due a mio parere sono le partite da prendere in considerazione al riguardo. La prima nel girone di andata, il 30 agosto 2015, in casa contro la Fiorentina quando i granata rimontarono lo svantaggio iniziale viola ad opera di Marcos Alonso con tre gol in otto minuti nella ripresa, con Moretti, Quagliarella e Baselli che ribaltarono la gara esaltando il pubblico di casa. La seconda gara da citare è la vittoria a San Siro contro l’Inter dello scorso 3 aprile quando il Toro portò a termine un’altra bella rimonta sui nerazzurri che, passati in vantaggio con Icardi, furono superati dalle reti di Molinaro e Belotti su rigore”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“La sconfitta contro l’Udinese dello scorso 20 dicembre quando il Toro perse in casa per 0-1 fornendo una prestazione pessima, senza mordente e senza mai essere pericolosa. I bianconeri inoltre, oltre a segnare un bel gol con Stipe Perica, non furono nemmeno particolarmente aggressivi o brillanti in quella partira. Insomma fu proprio una brutta serata per i granata…”.
Siamo ormai a fine stagione: quale è stato il miglior reparto del Torino in questi mesi?
“Io non credo che ci sia un reparto che ha fatto molto meglio degli altri, in quanto tutti i comparti, dalla difesa al centrocampo fino all’attacco, hanno avuto degli alti e bassi in stagione, senza eccellere. Se proprio devo forzare la risposta, nella seconda parte dell’anno quello che ha fatto meglio è l’attacco che però nella prima parte era stato poco prolifico: da gennaio con l’arrivo di Immobile e con l’esplosione di Belotti le cose sono andate decisamente meglio lì davanti”.
Come giudichi la Roma del nuovo corso Spalletti?
“Premesso che l’organico dei giallorossi è sempre stato di primo livello e quindi pericoloso anche al tempo di Garcia, dico che con l’arrivo del tecnico toscano le prestazioni a livello di qualità gioco espresso sono migliori. Magari la Roma concede qualcosa in più in difesa ma diverte e fa punti e spettacolo”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Torino dovranno temere di più?
“Per quel che mi riguarda, essendo un ragazzo cresciuto negli anni Novanta e che quindi ha potuto apprezzare a pieno la sua maturità calcistica, se gioca dico Totti. Per me tra i migliori in assoluto negli ultimi decenni”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Bologna, quale sceglieresti e perché?
“Ovviamente c’è l’imbarazzo della scelta, potrei citare almeno 7-8 giocatori. Ma, mettendomi nei panni del DS, e volendo fare un colpo a sorpresa direi Leandro Castan: io al brasiliano ci credo ancora e lo porterei a Torino”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di mercoledì?
“Sarà molto dura per il Toro, che parte sfavorito. La Roma arriva infatti alla gara molto arrabbiata e sa che non può sbagliare la terza partita di fila dopo i pareggi contro Bologna e Atalanta, quindi è molto probabile sinceramente che venga fuori l’1”.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.