Nella rassegna dei momenti cruciali del 2016 giallorosso ci sono anche le magie di Francesco Totti.
Antonio Rudiger, difensore AS Roma: “Penso che l’impatto di Totti nella scorsa stagione sia stato fenomenale. Francesco è un esempio e un idolo per tutti noi. Mi ricordo la partita contro l’Atalanta, in cui eravamo sotto 3-2. È entrato e ha segnato il gol del pareggio. In quel momento eravamo davvero tutti felici per lui”.
John Solano, tifoso giallorosso: “A gennaio sembrava che la qualificazione in Champions League fosse preclusa e che potessimo lottare solo per un posto in Europa League. Con i punti che ci ha fatto guadagnare nel finale di stagione, Totti si è rivelato fondamentale per raggiungere il terzo posto”.
Jim Pallotta, Presidente AS Roma: “Ha dimostrato che può avere ancora un ruolo importante e quelle partite sono state fondamentali per la qualificazione in Champions League”.
Umberto Gandini, AD AS Roma: “È una storia fantastica. L’ho vissuta dall’esterno, mentre ero al Milan. Totti rientra in una categoria speciale, in cui rientrano altre 3 o 4 personalità di rilievo, come quei giocatori storici del Milan che hanno vestito soltanto la maglia rossonera, Maldini e Baresi. Totti ha avuto un grande impatto sulla squadra alla fine della scorsa stagione. È stato fantastico ed è ancora fantastico, perché Totti non rappresenta solo la Roma, ma l’intero calcio italiano".
"La dimostrazione è stata il suo quarantesimo compleanno e l’eco che ha avuto nei social media in tutto il modo, è un atleta fantastico che si impegna a fondo per mantenere il passo con la velocità e la forza richiesta nel calcio di oggi. Ovviamente non può essere agli stessi livelli di un tempo, tuttavia, in circostanze molto critiche, può essere assolutamente decisivo. La prima partita che ho visto da AD della Roma è stata Roma-Sampdoria. Totti è entrato nel secondo tempo e abbiamo vinto 3-2 col suo gol su rigore al 93°. Una gioia per gli occhi".
John Solano: “È successo poco dopo quell’intervista controversa, che ha fatto sensazione e ha portato le persone a mettere in dubbio un suo futuro ruolo in società e a chiedersi se fosse giunta l’ora di appendere le scarpe al chiodo. Ma le sue capacità non possono essere trascurate; è uno dei migliori calciatori italiani – se non semplicemente uno dei migliori calciatori – che abbiano mai calcato un campo da calcio”.
Wayne Girard, tifoso giallorosso: “Vorrei dire che è stata una sorpresa, e forse lo è stata per chi non è cresciuto guardando la Roma, ma per me, era come se me lo aspettassi. Non che fossi certo al 100% ma in un certo senso l’avevo previsto. So che avrebbe usato la testa e le sue qualità. Non importa che non riesca a correre come una volta, la sua intelligenza lo rende ancora superiore agli altri, è qualcosa di unico.
“C’è stata una partita all’inizio della stagione in cui Totti, subentrato al 60º o 70º minuto, ha creato il miglior passaggio della partita con il primo pallone toccato. Quando è in campo sembra che tutto si apra. Vede il gioco come un camaleonte. Ecco, userei questa metafora. È molto diretto e, cosa ancora più importante, i giocatori ruotano attorno a lui. Questo toglie loro pressione e il gioco riesce così a essere più arioso. Sorpreso? No. Felice? Sì, molto, e davvero contento che Totti faccia ancora la differenza. Ma non direi di essere sorpreso. Gli unici che potrebbero esserlo sono quelli che non lo conoscono o quelli a cui, diciamo, non sta simpatico.
È una favola davvero unica: 25 anni nello stesso club
- Umberto Gandini
Wayne Girard: “Ripensiamo a quei momenti, come quando è entrato contro il Torino, sono quelli i nostri trofei: sono esperienze indimenticabili, magari non sono coppe “fisiche”, ma il ricordo di quei momenti speciali quasi eclissa ogni altro pensiero. Ci pensiamo e diciamo: “È stato incredibile”.
“Non pensiamo "e davvero un peccato che non abbiano vinto lo Scudetto l’anno scorso”. O almeno io non lo penso. Mi dico piuttosto: “Wow. È successo davvero e Totti l’ha fatto di nuovo. Che bel momento!” Questo è quello che resta impresso nella mia mente di tifoso. E questo è quello che mi ricordo.”
John Solano: “Chiaramente per via dell’età la gente inizia a mettere in discussione la sua abilità e il suo ruolo ma se diventa un panchinaro di lusso e gli vengono concessi 20 o 30 minuti entrando a partita in corso, credo che, come ha dimostrato, possa ancora ritagliarsi un ruolo importante nella Roma di Spalletti”.
Antonio Rudiger: “Quella partita pazza contro il Torino quando è entrato e ha segnato due gol nelle due occasioni che ha avuto…è stato incredibile, davvero incredibile”.
“Molte volte, quando ci sono quelle partite, quando finiscono scuoto semplicemente la testa e rido tra me e me”.
- Jim Pallotta
Wayne Girard: “Quando è entrato contro il Torino, c’era fiducia ed entusiasmo. Questo è quello che si provava. Mentre quando entrano altri giocatori, è semplicemente una sostituzione. Pensi: “Spalletti vuole una squadra più offensiva” oppure “Ora si vuole coprire”. Ma con Totti, è tutto diverso. Quasi come: “E adesso cosa succede? Cosa farà?” Aspettiamo, venite tutti a guardare. Non staccatavi dalla TV”. Quando ha segnato il primo gol, pensavi: “Il Capitano è tornato, è lui”, poi al momento del rigore: “Ho quasi paura. Dopotutto, Totti è un essere umano”.
“Non lo trattiamo come tale ma spero che questo non sia il momento in cui la gente ripercorre la sua carriera e dice “Totti è in declino”. Ma Totti sfida il tempo, lo fa sempre. Non parlo da giornalista ma da tifoso. Si dimostra sempre all’altezza. Anche se alla fine la Roma non vince lo Scudetto, Totti è sempre l’eroe che si sacrifica per il bene di tutti. È qualcosa che ha fatto per tutta la carriera: sacrificarsi per la città.
“Ci sono altri eroi nel calcio come Totti? Se sì, lui è sicuramente il più importante. Certo, viene pagato per questo, ma nulla in confronto ai momenti, ai trofei, ai successi, ai titoli e ai premi che avrebbe potuto vincere da un’altra parte. Non si può scordare la scelta che ha fatto”.
John Solano: “A volte si capisce, con il passare dei minuti, che semplicemente non è giornata. La squadra continua a far girare la palla cercando di arrivare fino alla trequarti avversaria ma poi sembra sempre che manchi l’ultimo collegamento, l’ultimo passaggio per trovare la rete o almeno cercare di arrivare in porta.
“Questo è quello che porta in dote Totti, come ha fatto nella gara contro il Torino. Centrocampo e attacco erano completamente scollegati, ma se butti Totti nella mischia, il Capitano riesce a supplire alle mancanze palesate nel corso della partita. Ovviamente, quando è entrato la partita è cambiata radicalmente. La Roma giocava più velocemente ed era più incisiva. È stato incredibile per Totti segnare quei gol e regalare la vittoria alla squadra.”.
Jim Pallotta: “Non direi che il nuovo contratto sia stato un premio per le sue prestazioni. Nel corso dell’anno avevamo già parlato più volte del fatto che alla fine della stagione avremmo discusso della situazione basandoci su come si sentiva lui. Mentre molte persone, anche nei media, hanno continuato a chiedersi per tutto l’anno perché non avessimo fatto questo o quello, per me si trattava semplicemente di questioni che riguardavano soltanto noi.
"Era una cosa tra Francesco e me e, come squadra, non potevamo permettere che i nostri affari diventassero una discussione pubblica. Non avrebbe avuto senso. Il contratto non è stato una ricompensa, semplicemente Francesco pensava di poter continuare a giocare e noi credevamo che potesse dare ancora il suo contributo, dopo aver parlato con lui e con il nostro staff”.
Antonio Rudiger: “La sua esperienza gli consente di capire esattamente cosa fare in questi momenti importanti. La scorsa stagione, quando abbiamo sfiorato il secondo posto, Totti si è rivelato fondamentale. Ma i complimenti vanno fatti a tutta la squadra perché, davvero, ce l’abbiamo quasi fatta, ma il contributo di Totti ci ha consentito di preparare al meglio la gara con il Napoli, in cui abbiamo vinto. Quello che posso dirgli è “Rispetto”. Rispetto la sua carriera e per me è un onore poter giocare assieme a un giocatore come lui”.