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Mourinho: “Volevamo vincere, ma non ho alcun rammarico per la prestazione dei ragazzi”


La Roma esce con un punto dalla trasferta di Lecce. Al gol dei padroni di casa arrivato con la deviazione di Ibanez, replica Dybala su rigore

Sono due punti persi o è uno guadagnato?

“È stata una partita difficile, una partita dura. Dal nostro atteggiamento, dalla nostra frustrazione negli ultimi minuti, si capisce che non era, ovviamente, il risultato che volevamo. Ma dobbiamo avere anche l’onestà di dire che è stata una partita dura, difficile, intensa.

“Il campo era orribile. I calciatori hanno avuto tanti problemi a giocare di prima: qualche volta la palla è finita altissima, sulle caviglie. Così è difficile giocare un calcio di qualità. E poi è stato difficile per come giocano loro: prima palla, seconda palla, in pressione. È difficile.

“Abbiamo avuto le nostre possibilità di fare il secondo gol e quando ci riesci contro una squadra così, poi magari ne arrivano di più. Ma ripeto, è stata una partita sempre difficile, molto molto dura. E per questa ragione ai miei calciatori non dico assolutamente niente di negativo, né dal punto di vista individuale, né da quello collettivo. Non è il risultato che volevamo, però è un punto. È anche difficile per me dire che sono due punti persi: no, abbiamo un punto in più di quando siamo arrivati”.

Un po’ più di precisione si poteva avere sotto porta? Abraham ha avuto tre occasioni importanti.

“Ha giocato bene, ha fatto una buona partita. L’ultima cosa che faccio con i miei è accusare qualcuno di un errore individuale. Ha sbagliato, il portiere ha anche fatto anche delle buone partita e lui si è creato delle occasioni anche per se stesso. È il tipo di partita in cui tu non avrai mai dieci palle gol e quando ne hai cinque, sei, devi fare due o tre gol e vincere il match.

Non lo abbiamo fatto, ma diamo merito anche a loro che hanno questo stile di gioco: sono aggressivi, sono fortissimi sulla seconde palle, e quando recuperano palla si avverte subito il click di velocità della transizione, e questo non dà tranquillità all’avversario, perché l’avversario sente che quando perde palla, loro sono subito aggressivi in contropiede. Partita difficile, che mi aspettavo così. Ovviamente volevamo vincere, però non sono affatto dispiaciuto dei miei”.

La Roma, specie nel secondo tempo, ha creato quello che doveva creare e alla fine il migliore in campo del Lecce è stato il portiere: penso che sia soddisfatto della prestazione dei suoi?

“Assolutamente sì, questa è stata la sensazione. Mi è anche piaciuto sentire, nello spogliatoio dopo la partita, che i giocatori non erano felici per il risultato. Questo per me significa tanto. È un punto difficile, è un punto fuori casa, è un punto per il quale abbiamo lavorato tanto e poi i giocatori non sono soddisfatti del risultato: è fantastico avvertire questa evoluzione nella mentalità dei miei.

“C’era chi diceva che partite di questo tipo, sporca, dura, aggressiva, la Roma di due, tre anni fa avrebbe fatto zero punti e l’avrebbe persa sicuramente. Adesso abbiamo questa mentalità. Poi, come dicevo, dobbiamo dare merito a loro, che hanno fatto la loro partita. Qualche volta, gli allenatori delle squadre di maggiore qualità sono critici verso le squadra con meno qualità, per come giocano. Io non lo faccio mai. Hanno fatto la loro partita e hanno lottato fino all’ultimo per avere questo punto che è d’oro per loro. E per me è un punto in più. Se non sbaglio, adesso abbiamo gli stessi punti del Milan: sicuramente non ce lo aspettavamo a inizio stagione. Ora giocano Lazio e Atalanta e non possono vincere entrambe. Questa è una partita in più per noi e continuiamo così.

“Gini ha giocato i suoi primi dieci minuti, gli mancano ancora velocità e intensità. Il Gallo finalmente sta raggiungendo una condizione fisica che gli permette di essere un giocatore utile per noi. E adesso inizia la grande difficoltà: giocare tre partite in settimana. Con l’arrivo dell’Europa League sarà più difficile per noi. Però sono molto contento dei ragazzi, sono assolutamente dalla loro parte. Non ho alcun rammarico per la prestazione”.

C’è invece qualche rammarico per l’arbitraggio?

“Ho parlato adesso con Aureliano. Quello che ho detto a lui lo dico a te. Secondo me, è stata una partita difficile per la Roma, difficile per il Lecce e difficile per l’arbitro. Una partita molto aggressiva, molto veloce, con tanti contrasti, con aggressività, con tante seconde palle. Non è stata una gara facile per l’arbitro ma secondo me ha fatto il suo lavoro. Rivedendo poi le immagini, c’era sicuramente un secondo giallo per Strefezza, che avrebbe potuto cambiare la direzione della partita. Però, se non mi fai la domanda, io non parlo dell’arbitro, perché secondo me Aureliano ha fatto del suo meglio. E ha anche permesso alla partita di avere questa bellezza.

Perché qualche volta quando si parla di bellezza nel calcio, se ne parla a proposito di qualche meraviglia che fa qualche calciatore fantastico. Ma c’è bellezza anche in partite come questa: al freddo, su un campo non buono, tra due squadre che lottano tanto per i punti, con quella più piccola che fa di tutto per il suo punto e l’altra che vuole vincere che fa di tutto fino all’ultimo. Secondo me, è stata una buona partita”.