Uno scontro diretto tra due squadre guidate da due allenatori vincenti, che annoverano tanti giovani interessanti in ottica futura, ma che stanno cercando di ritrovarsi dopo una prima parte di stagione in cui è mancata la continuità di risultato.
La Juventus è rimasta imbattuta in sette delle ultime nove gare di campionato contro la Roma (cinque vittorie, due pareggi e due sconfitte) e ha vinto le due più recenti. L’ultima volta che i bianconeri hanno ottenuto tre successi di fila contro i giallorossi in Serie A risale al 2014.
I precedenti, però, sembrano sorridere alla squadra della Capitale se ci limitiamo alle gare giocate all’Olimpico: la Roma ha infatti vinto tre delle sei gare interne più recenti in campionato contro la Juve (2N, 1P). Dal 2015/2016, solo il Napoli (4) ha ottenuto più successi casalinghi in Serie A contro i bianconeri. Ci sono margini per migliorare il trend.
Ma che sfida sarà quella tra Roma e Juventus? Sicuramente, come nel match d’andata, la partita sarà equilibrata, spigolosa e molto tirata.
Si affrontano due formazioni che preferiscono lasciare il possesso all’avversario (tra le prime sette squadre della classifica: Juventus (53%) e Roma (50%) sono le due che hanno fin qui collezionato il peggior possesso palla medio) e che concedono poche occasioni in generale. Solo il Torino (57) finora ha subito meno tiri nello specchio dei ragazzi di Allegri (58) in questa Serie A; i granata però hanno giocato una gara in meno rispetto ai bianconeri.
Nessuna squadra, inoltre, ha subito meno gol su palla inattiva della Juventus (cinque come l’Atalanta) in questo campionato, quattro di questi sono arrivati su sviluppo di calcio d’angolo. Se la “Vecchia Signora” difende bene, con ordine e si conferma solida, sicuramente al tempo stesso fatica a concretizzare e a rendersi pericolosa davanti.
Era dalla stagione 1999/2000 (26 in quel caso) che la Juventus non metteva a referto così pochi gol (28 attuali) nelle prime 20 partite di un campionato di Serie A; un dato che si può spiegare anche con un cinismo smarrito: basti pensare che soltanto la Salernitana (5.8%) ha una percentuale realizzativa inferiore alla formazione bianconera (9.3%) in questa Serie A: la Juve ha segnato 28 reti pur andando al tiro ben 300 volte (quinto dato del campionato).
Le peggori percentuali realizzative del campionato (prime posizioni)
1. Salernitana 5,79
2. JUVENTUS 9.33
3. Torino 9.35
4. Cagliari 9.41
5. Spezia 9.57
Gli uomini più pericolosi della Juventus sono sempre i soliti Paulo Dybala, Federico Chiesa e Alvaro Morata, che hanno cominciato insieme dal primo minuto solo quattro gare in questo campionato (due vittorie e due sconfitte per i bianconeri). Tutti e tre hanno però uno score abbastanza negativo contro la Roma.
Ad esempio, dopo essere andato a segno contro i capitolini in tre incontri consecutivi in Serie A tra il 2015 e il 2016, Paulo Dybala è rimasto a secco nelle sei successive gare contro i giallorossi nella competizione – dal 2016/2017, solo contro la Fiorentina (sette) l’attaccante della Juventus ha giocato più partite senza segnare. La Roma è addirittura la formazione contro cui Alvaro Morata ha disputato più partite in Serie A senza mai andare a segno (sette gare contro i giallorossi nella competizione).
Escludendo la sua attuale squadra, invece, Federico Chiesa ha nella Roma l’avversaria che ha affrontato più volte in Serie A senza mai trovare il gol o l'assist (sette incontri). Quasi una maledizione per tutti e tre gli attaccanti più importanti a disposizione di Allegri.
Occhio però a Chiesa, a segno nell’ultimo match contro il Napoli, che nello scorso campionato andò a bersaglio in entrambe le prime due gare dell’anno 2021: è da allora, infatti, che l’esterno bianconero non va in rete in due match di Serie A consecutivi. Resta una mina vagante.
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