Trasferta complicata per la Roma nella 18a di campionato: i giallorossi volano a Bergamo, contro un’Atalanta in stato di grazia.
Il big match va in scena sabato alle 15 al Gewiss Stadium e la squadra di Mourinho dovrà fare i conti non solo con la terza forza di questo campionato, ma anche con l’avversaria che contro i giallorossi ha segnato più reti in Serie A (ben 137).
Nel bilancio complessivo, la Roma vanta 52 vittorie (vs 28) in 118 confronti, ma la storia più recente premia la Dea, che è imbattuta negli ultimi sette incroci grazie a quattro successi e tre pareggi, che valgono la serie più lunga della formazione bergamasca contro quella capitolina senza ko.
La motivazione degli undici di Gasperini, che puntano a chiudere il 2021 mantenendo i ritmi di chi punta allo Scudetto, si intensifica anche in virtù del “fattore campo”: se i padroni di casa dovessero aggiudicarsi il confronto, sarebbe solo la seconda volta, infatti, in cui l’Atalanta centrerebbe tre vittorie interne di fila ai danni dei giallorossi. La prima risale al 1964. Ambizioni di vertice da una parte, chance Champions dall’altra: lo scontro si annuncia spettacolare e vivace.
La Roma affronta un’Atalanta in serie positiva e con una condizione fisica eccellente. I bergamaschi vengono infatti da sei successi consecutivi in campionato (sono anche gli unici a punteggio pieno da inizio novembre) e saranno determinati a ripetere l’unico precedente in Serie A in cui la Dea è arrivata a centrare più successi di fila – nove tra febbraio e luglio 2020.
Anche allargando l'intervallo temporale ci si rende conto di quanto questa squadra sia tra le più complicate da affrontare: dall’inizio del 2021, sono 28 le vittorie dell’Atalanta in campionato, almeno sette in più rispetto ad ogni altro anno solare nel massimo campionato. Impressionano i dati, ma impressiona anche la condizione atletica degli interpreti: i giocatori schierati da Gasperini in campo danno tutto, corsa, reattività e dinamismo. Senza tralasciare la determinazione con cui aggrediscono ogni pallone, tanto che la formazione primeggia in termini di recuperi offensivi nel campionato in corso (157).
Classifica recuperi offensivi (dopo 17 giornate): Atalanta 157, Verona 154, Milan 149, Empoli 143, Inter 136, Torino 135, Lazio 133, Sampdoria 130, ROMA 127, Juventus 127.
Per arginare l’attacco dell’Atalanta, attenzione e reattività della linea difensiva sono obbligatorie su tutta la trequarti, perché i gol arrivano da diversi fronti. Occhio però a due elementi che - con caratteristiche molto diverse - mandano costantemente in crisi le retroguardie avversarie.
Da una parte Duván Zapata, attaccante dirompente, dallo strapotere fisico e che fa spesso reparto da solo. Il colombiano è a quota nove gol in questo campionato e qualora andasse a bersaglio contro la Roma diventerebbe il sesto giocatore sudamericano in tutta la storia della Serie A ad andare in doppia cifra di reti in sei diverse stagioni nella competizione, dopo Gabriel Batistuta (nove), Hernán Crespo (otto), Abel Balbo (sette), Luis Vinicio (sette) e Mauro Icardi (sei).
Dall’altra Ruslan Malinovskyi, specialista del gol da fuori area. Dal suo esordio in Serie A – nell'agosto 2019 – soltanto Lionel Messi (18) ha conta più reti dalla distanza (13) dell’ucraino nei cinque maggiori campionati europei. Per comprendere ancora meglio il contributo nel nostro campionato, è sufficiente pensare che il nerazzurro ha realizzato il 65% dei suoi gol proprio da fuori (13/20), due dei quali su punizione diretta.
Inoltre, il 68% delle sue conclusioni è arrivato da fuori area (121/178) - la seconda percentuale più alta nel massimo campionato tra i giocatori con almeno 170 conclusioni tentate dal 2019/20, alle spalle di Hakan Calhanoglu (69% - 147/212).
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