Ecco le parole del dirigente giallorosso.
Il presidente della Federcalcio, Gravina, ha parlato della sconfitta a tavolino, dicendo che ci sono poche speranze per il ricorso della Roma sulla sconfita a tavolino contro il Verona. Anche il presidente della Corte d’Appello della FIGC ha commentato l’episodio: cosa si sente dire a proposito?
“L'episodio è chiaramente basato su un errore fatto da noi in assoluta buona fede e che certamente non ha arrecato alcun vantaggio alla Roma, perché non portava assolutamente all’inserimento di alcun giocatore in più o che non era stato tesserato, come accaduto nell'episodio del Sassuolo citato da qualcuno: sono due episodi diversi. Sulla base di ciò, riteniamo che la Roma abbia quantomeno il diritto di potersi difendere. Sentire che organi federali o addirittura il presidente della corte che ci dovrà giudicare, si esprimano in anticipo rispetto al giudizio che dovranno emettere, ironizzando anche un po’ sulla questione, ci lascia quantomeno sorpresi perché sembra che il diritto alla difesa sia compromesso o reso quasi inutile. Ripeto: partire da subito dicendo che non c'è alcuna chance è come assimilare un errore al dolo e giuridicamente non è assolutamente detto che sia così. Ci dispiace per quello che abbiamo sentito, riteniamo di avere quanto meno un legittimo diritto a difenderci. Riteniamo che il caso del Sassuolo sia totalmente diverso e speriamo che il giudizio che si comporrà in futuro sia un giudizio emesso in serenità e indipendenza, con lo stesso rispetto che noi abbiamo per gli organi federali e per le giustizia”.
Sono arrivati i nuovi proprietari e c’è la ricerca di un Direttore Sportivo, ci sono tanti rumours su Paratici. E poi cosa risponde alle voci su Fonseca?
“Chiariamo subito il tema allenatore. Fonseca non è mai stato e non è un tema aperto per la società. Fonseca è il nostro allenatore, è partito con lui un progetto l’anno scorso, un progetto che prevedeva l’avvio di una squadra giovane, con un allenatore giovane con già molte qualità, che doveva apprendere tutte le caratteristiche del nostro campionato. E ora nella stagione in corso stiamo partendo con un anno di esperienza in più. Non capiamo assolutamente perché ci sia già questo tipo di discussione aperta. Ripeto: non è e non è stato mai un argomento aperto quello di Fonseca”.
“Per quanto riguarda il Direttore Sportivo: è chiaramente una posizione vacante per il club e sarà una posizione che quanto prima dovrà essere ricoperta da una persona che giudicheremo più competente e più allineata alla filosofia del progetto del club, tanto più rafforzata dal nuovo azionista, che è quella di creare una squadra con giovani talenti, aiutati a crescere da giocatori così esperti come Pedro. Ho sentito il nome di Paratici, e credo sia fortemente irrispettoso sia nei suoi confronti sia nei confronti della società in cui lavora fare questo tipo di commenti. Per quanto mi riguarda Paratici è il Direttore Sportivo di un nostro avversario e tale resta. Speriamo di batterlo domenica e salutarci. Non ci sono altro tipo di illazioni su di lui”.
Lei ha detto che Dzeko sarebbe stato il capitano della Roma finché lo avesse voluto. Ha cambiato idea? E come si riparte dopo la cessione sfumata in extremis?
“Almeno su questo credo si possa sottolineare la coerenza di quello che abbiamo detto, Dzeko è il nostro capitano, siamo felici che sia il nostro capitano e siamo felici che resterà il nostro capitano. Per quanto riguarda Edin conosciamo il suo valore, la sua professionalità e siamo sicuri che se domenica entrerà in campo farà il suo massimo e speriamo che tutti questi rumours gli diano anche una motivazione per fare ancora di più, ma non serve perché sappiamo quello che mette in campo”.
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