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Visti dall'avversario: Juventus


Il parere della giornalista della Gazzetta dello Sport Fabiana Della Valle su Roma-Juventus

La giornalista Fabiana Della Valle segue per la Gazzetta dello Sport le vicende di casa Juventus. I bianconeri sono reduci dal successo casalingo, per 3-0, sulla Sampdoria di Claudio Ranieri.

Le abbiamo chiesto cosa si aspetta da Roma-Juventus, una classica del calcio italiano, in programma domenica alle 20:45 allo Stadio Olimpico.

Alla seconda giornata è già tempo di Roma-Juventus: in quali condizioni ci arrivano i bianconeri?

"Questo è un campionato strano, è iniziato con il calciomercato in alto mare. La Juventus ha appena preso un attaccante, Morata, ma la squadra non è ancora completa. Non si sa nemmeno se Morata sarà utilizzabile. Tra l'allenatore nuovo e i calciatori appena ingaggiati, siamo nella fase lavori in corso. Con la Roma sarà un test importante".

Con l’arrivo di Morata, come cambia la Juventus? Anche alla luce del positivo esordio di Kulusevski, in gol contro la Samp, Pirlo si discosterà dal suo 3-5-2?

"Io credo di no. Cambiare adesso non sarebbe produttivo: il debutto della squadra in campionato è stato buono. E poi Kulusevski è un giocatore molto considerato da Pirlo. Ha fatto un ottimo precampionato e si sta allenando molto bene. Ha sorpreso la stessa Juventus. Con Morata appena arrivato, e Dybala rientrato da poco in gruppo, non avrebbe senso fare delle modifiche. Mi aspetto un 3-5-2 con Ronaldo e Kulusevski titolari. Morata e Dybala partiranno dalla panchina, pronti a subentrare".

Contro la Samp, ha stupito l'impiego del 21enne laterale Frabotta.

"È stata una sorpresa per tutti. Aveva già esordito con Sarri, ma era una situazione diversa: eravamo a fine campionato, la Juve aveva già vinto lo Scudetto. Pirlo gli ha dato fiducia. Con Pellegrini in partenza, lo ha preferito a De Sciglio perché Frabotta lo convince di più in fase offensiva. Pirlo ha dimostrato di non avere paura di lanciare i giovani".

Che differenza intravede tra la Juventus di Pirlo e quella di Sarri?

"Sul piano del gioco, è ancora troppo presto per dirlo. Mi ha colpito l'atteggiamento in campo dei calciatori. L'approccio alla partita è completamente diverso. Lo stesso Ranieri ha detto che gli ha dato fastidio vedere la sua Samp rassegnata e la Juventus, che in teoria dovrebbe essere appagata dallo Scudetto, essere più affamata di loro. Ecco, con Pirlo i bianconeri sembrano avere ritrovato quella fame, marchio di fabbrica della Juventus negli ultimi nove anni".

Escluso Ronaldo, qual è il calciatore che la Roma dovrà tenere maggiormente d’occhio?

"Ronaldo (ride, ndr)".

Bene. E a parte lui?

"Mi ha fatto una grossa impressione Kulusevski. Non avverte la pressione, è molto sicuro di sé, cerca subito la porta. E poi McKennie. È un recupera-palloni che la Juventus in mezzo al campo non aveva. Infine Ramsey, se giocherà. È un altro calciatore rispetto all'anno scorso. Contro la Samp l'ho visto molto intraprendente. Con Pirlo sta riuscendo a fare quello che non gli riusciva con Sarri. Ovvero, gettarsi tra le linee e inventarsi delle azioni".

E qual è il giocatore che i tifosi juventini vorrebbero togliere alla Roma?

"Dzeko. Perché alla Juventus ha già segnato. Il primo gol in Serie A lo ha realizzato proprio contro i bianconeri. Chiellini e Bonucci, che lo conoscono bene, raccontano sempre che le partite contro Dzeko non sono mai tranquille. Sul piano del gioco e dal punto di vista tattico, è un attaccante che dà sempre fastidio alle difese avversarie e, per l'esperienza che ha, sa alzare il livello quando la partita conta".

Qual è il suo pronostico?

"Questa è una domanda difficile. Proviamoci. Dico 1-1".