“Guardare la Roma mi manca, ma ciò che mi manca ancora di più è ciò che il calcio crea, l’unione tra le persone, l’entusiasmo e la voglia di tifare tutti insieme”.
Come la Serie A maschile, quella femminile si è fermata nel mese di marzo. Al momento dello stop le ragazze di Betty Bavagnoli erano al 4° posto in classifica con una semifinale di Coppa Italia da giocare.
“Mi manca soprattutto giocare, mi mancano questi colori, mi manca indossare la mia maglia e mi mancano le mie compagne, i tifosi in tribuna che esultano e piangono con te.
Mi manca entrare in campo al Tre Fontane con l’inno che canto ogni volta che entro in campo e che mi fa venire i brividi, è una sensazione stupenda.
Mi mancano gli abbracci e i sorrisi, anche le arrabbiature. I miei familiari mi chiamano ogni giorno per chiedermi se ho novità, non vedono l’ora di poterci rivedere in campo perché rendiamo tutti felici, purtroppo ogni volta ho una risposta negativa”.
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