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Pastore: "Sono qui per sentirmi importante"


Le parole del calciatore argentino nella conferenza di presentazione a Trigoria

Tutte le parole di Javier Pastore nella conferenza stampa di presentazione a Trigoria.

Quali sono i motivi che ti hanno spinto a scegliere la Roma?

“Sono semplici. È una grande squadra, che sta crescendo tanto. Sono un paio di mesi che parliamo con Monchi. La scelta è stata facile: questa è una bellissima squadra, una bellissima città e avevo tanta voglia di tornare in Italia”.

Cosa ne pensi dell’entusiasmo mostrato dei tifosi ieri?

“Le sensazioni sono molto belle, conoscevo il tifo caldo della Roma, ma non mi aspettavo ci fossero tante persone all’aeroporto. Questo mi fa piacere e mi mette tanta voglia per cominciare quest’anno alla grande. Questo è il bello del calcio: i tifosi sono sempre dietro al calciatore, sono arrivato in una squadra e in una città dove il tifo si sente tanto”.

Qual è il tuo bilancio sulla tua carriera al PSG?

“Sono molto felice della carriera che ho fatto. Sono arrivato in un PSG che non vinceva niente da tanto e in questi ultimi sette anni abbiamo finto 19 titoli: sono stato presente in tutte le partite e tutti i campionati. Uno dei motivi per cui sono qui è perché voglio fare altre esperienze e proseguire a sentirmi importante in una squadra”.

In che ruolo ti vedi nella Roma del prossimo anno?

“Lo deciderà l’allenatore, spero di allenarmi bene e di essere a disposizione. Con lui ho parlato un paio di volte e penso che avrà più voglia di mettermi mezzala in questa squadra, ma so che cambia tante volte durante le partite. Non mi ha parlato di un ruolo specifico, sono a disposizione: giocherò dove vuole lui, non c’è nessun problema”.

Qual è la prima cosa che ti è venuta in mente quando ti hanno parlato della Roma?

“Volevo tornare in Italia, per fare bene. Ora comincerò con tutti i miei compagni a pensare agli obiettivi e a fare il bel campionato dello scorso anno. Sono arrivati anche in semifinale di Champions, non è per niente facile. Sono sicuro che allenatore e squadra vorranno ripetersi. Sono qui per aiutare a fare meglio, questo è il dettaglio più importante”.

Al PSG hai dovuto arretrare il tuo raggio di azione per i tanti attaccanti e ti sei specializzato nel ruolo di mezzala. Hai parlato anche di questo con Eusebio Di Francesco?

“Dipende sempre dalla squadra e dai compagni che hai a fianco. A Parigi ho giocato a volte trequartista, a volte mezzala, a volte attaccante sinistro. Dipendeva dal compagno, sono sempre state decisioni dell’allenatore. Per me non è un problema dove giocare, proverò sempre ad adeguarmi alla miglior decisione tattica dell’allenatore”.

“Al PSG ci sono tanti giocatori, ma scendono in campo quelli che devono giocare: gli ultimi che arrivano, era da sette anni che ero lì, ho giocato sempre nei primi anni, poi avere tanti calciatori nello stesso ruolo ti rende più difficile avere un posto fisso, oltre al fatto di cambiare un allenatore ogni due anni. Io non potevo competere con Neymar: perché con uno come lui non c’è concorrenza, è un fenomeno. Quello che voglio io qui adesso è giocare alla Roma e sentirmi importante”.

Che ne pensi del calcio italiano degli ultimi anni?

“L’ho seguito sempre e da quando sono partito ho visto e seguito tutti. È vero che la Juventus ha una squadra molto forte ma in questi ultimi due anni ha fatto più fatica perché ci sono avversarie che si sono rinforzate molto bene come Napoli e Roma. È normale che quando un calciatore gioca a calcio vuole vincere: non vengo qua per dire che rimarremo al quarto o quinto posto. Ce la giocheremo per arrivare più vicino possibile a quello che è la Juventus oggi. La cosa migliore sarebbe arrivare alle ultime tre giornate con la possibilità di vincere il campionato. Al momento devo adattarmi alla squadra e a giocare bene. La stagione sarà lunga e speriamo di fare meglio”.

Che impressione ti ha fatto Monchi?

“Con lui ho parlato subito. Tutti mi hanno parlato bene di lui sul lavoro. È stato facile, parliamo la stessa lingua, è una persona giusta che lavora molto bene e che ha fatto belle cose in Spagna, dove è molto prospettato. I miei amici che lavorano lì mi hanno consigliato di andare subito alla Roma e mi parlavano solo di lui. Ora ci siamo conosciuti e abbiamo un bel rapporto, sono scuro che continuerà così e speriamo di fare cose importantissime”.

Chi ti ha colpito la scorsa stagione della Roma?

“Ci sono dei grandi calciatori qui, ma io devo pensare che l’anno scorso la Roma ha lavorato molto bene come squadra. De Rossi ha giocato molto bene, Dzeko segna sempre, Perotti ed El Shaarawy giocano bene a pallone e capiscono il calcio. Quando cominceremo ad allenarci vedrò da vicino le qualità di ogni compagno per capirle nel migliore dei modi. A me piace sempre capire le forze di ognuno per provare a dare il miglio durante le partite. Sono qui per far vedere a tutti il Flaco che hanno conosciuto quando ero a Palermo”.