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Di Francesco: "Ci è mancata la lucidità"


Eusebio Di Francesco ha commentato così la sconfitta per 2-1 a San Siro contro il Milan

Eusebio Di Francesco ha commentato così la sconfitta per 2-1 a San Siro contro il Milan.

Dopo il vantaggio firmato Kessie nel primo tempo, nella ripresa è arrivato il gol dell’1-1 di Fazio. Due interventi del VAR hanno tolto un gol per parte, prima della rete al 95’ di Cutrone.

La difesa a tre è una soluzione da rimandare?

“È ovvio che quando si fanno certe scelte lo si fa per dare sicurezze in più: questo non ha dato i suoi frutti, eravamo sempre in ritardo nell’accorciare. In questo inizio stagione partiamo sempre meno brillanti nel primo tempo e poi cresciamo più in là. Mi auguro che non accada più. Nella prima parte di gara ci sono stati degli errori nella difesa a tre: quando arriva una palla così schiacciata sulla linea bisogna coprire meglio la porta. Le scelte che ho fatto io non sono state fortunate in questo caso, non hanno portato il risultato voluto. Le analisi, però, si accettano anche perché sono determinate dal risultato”:

Qual è la prima risposta che ti aspetti dalla squadra?

“La cosa che si evince da queste gare è che nella fase difensiva non siamo più compatti e solidi come eravamo. Questo ci ha portato a subire troppi gol rispetto al solito. Sbagliamo troppe scelte, ci sono dei particolari che vanno curati con grande attenzione durante gli allenamenti e in partita non abbiamo la stessa lucidità per curarli con attenzione. Per questo ho messo una linea più compatta, senza perdere aggressività: tutto questo nel primo tempo non è accaduto. Un po’ per merito loro, un po’ per i nostri tempi di aggressione sbagliati”.

La costruzione del gioco è troppo lenta: colpa di chi ha la palla o dei mancati movimenti?

“È un insieme di cose. Certe cose dipendono dalla lucidità. Ci manca la freschezza fisica a volte, ma anche mentale per fare le scelte giuste. Nel primo tempo allungavamo poco, non attaccavamo la profondità, non attaccavamo le linee come nella ripresa in cui le manovre sono state più consone rispetto al solito”.

Gli esterni oggi non sono sembrate brillanti: cosa è successo?

“Volevo mettere un attacco più fisico. Schick è bravo a entrare negli spazi, altri giocatori non erano al massimo: Cengiz ha finito con i crampi l’ultimo match e volevo metterlo durante la gara. Però il sistema di gioco che avevo pensato per togliere il palleggio al Milan non ci ha dato le risposte giuste. Certe scelte si indovinano o si sbagliano e in questo caso ho sbagliato”.

Come è andata la coppia Dzeko-Schick?

“Meglio quando hanno giocato a tre perché erano più aperti. Non dipende solo da loro due, è fondamentale anche il movimento degli altri. Se io metto Schick e Dzeko davanti e andiamo solo due volte al cross c’à qualcosa che non va. Dovevamo sfruttare meglio l’ampiezza per servire in nostri attaccanti, ma non ci siamo riusciti”.