Il primo, in casa contro il BATE, ha permesso ai giallorossi di qualificarsi per gli ottavi di finale di Champions League dove saranno attesi dal Real Madrid. Sarà una sfida esaltante anche se gli spagnoli partono indubbiamente favoriti, ma in ogni caso, l’accesso a questa fase della competizione dopo cinque anni è qualcosa da celebrare.
In maniera simile, il pareggio in casa del Napoli ha raccolto alcune critiche, ma andrebbe visto come un punto di tutto rispetto su un campo difficile, dal quale ripartire per le prossime giornate.
La forza degli uomini di Maurizio Sarri allo stadio San Paolo, soprattutto a livello offensivo, è sotto gli occhi di tutti. Prima della partita di domenica, gli azzurri in casa era stati quasi incontenibili: dopo il pareggio per 2-2 contro la Sampdoria alla seconda giornata di campionato, avevano raccolto sei vittorie consecutive, battendo alcune delle migliori squadre di Serie A come Fiorentina, Lazio, Inter, Juventus, Palermo e Udinese.
Gonzalo Higuain, in particolare, era stato irresistibile, siglando una doppietta contro l’Inter nell’ultima partita in casa prima di Napoli-Roma e i gol vittoria contro Udinese e Fiorentina, Palermo, Juventus e due doppiette nel 5-0 sulla Lazio e nel 2-2 con la Sampdoria, per un totale di 10 reti in 7 partite interne. L’attaccante argentino è rinato sotto la guida dell’ex tecnico dell’Empoli, raggiungendo uno stato di forma tra i migliori della sua carriera.
Fino a ora soltanto la Roma, ben schierata e difensivamente attenta, è stata in grado di fermare Higuain, riuscendo a ottenere un punto a Napoli come fece la Sampdoria a inizio stagione.
L’attacco sta facendo fatica a produrre chiare occasioni da rete (è stata la prima partita della Roma senza tiri nello specchio dal 2008) ma la fase difensiva sta funzionando molto bene e questo aspetto non è da sottovalutare. Alla base di questo, oltre alla compattezza dell’intera squadra, ci sono le straordinarie prove di Kostas Manolas e Wojciech Szczesny.
Il difensore centrale greco è stato un colosso, i suoi 7 palloni allontanati, i 3 passaggi intercettati e in generale il suo senso della posizione gli hanno permesso di interrompere pericolose giocate prima che si concretizzassero. Il suo passo gli ha dato un’arma in più per essere in grado di fermare anche gli inserimenti degli attaccanti alle sue spalle.
È stato grazie alla tenacia di Manolas e del compagno di reparto Antonio Rudiger che Higuain sia riuscito completare solo il 47% dei passaggi tentati e abbia fatto registrare meno tiri verso la porta avversaria rispetto allo stesso difensore greco (0 contro 1).
E quando la coppia di difesa non è stata abbastanza, il portiere ha assunto il ruolo di protagonista. Una serie di parate nella parte conclusiva della partita ha assicurato che il Napoli non sia stato in grado di segnare e di strappare i tre punti, rimanendo a secco di reti in casa per la prima volta della stagione.
Questa ritrovata compattezza difensiva fa ben sperare per il proseguo della stagione, soprattutto dopo due partite così importanti sia a livello nazionale che europeo. A Napoli si è registrato il terzo “clean sheet” in campionato dopo quelli nelle sfide con Frosinone e Lazio, arrivato quattro giorni dopo quello determinante di Champions League contro il BATE.
Per la prima volta in stagione, la Roma ha dunque mantenuto la porta inviolata per due partite consecutive. In parte ciò è arrivato grazie a grandi prestazioni individuali, d’altro canto potrebbe essere il segnale di aver trovato le misure nel reparto arretrato. Dei cinque titolari (che includono Alessandro Florenzi e Lucas Digne oltre ai già citati Manolas, Rudiger e Szczesny), solo due erano alla Roma nella scorsa stagione. In più va considerato che il ruolo di terzino destro è stata una novità per Florenzi.
Con i difensori che aumentano la loro intesa partita dopo partita, gli incontri senza subire gol potrebbero diventare più abituali nel proseguo della stagione. Di certo, la squadra in queste due partite ha dimostrato di essere in grado di mantenere la porta inviolata quando più ce n’era bisogno.
Se l’attacco non ha più lo smalto che aveva a inizio stagione, il ritorno di Mohamed Salah e Gervinho dovrebbe facilitare le cose. Per le punte sarà più facile segnare, sapendo di poter contare un solido reparto difensivo alle spalle.
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