Sedici gare finora giocate in campionato: come giudichi questo avvio di stagione del Genoa?
“Altamente deludente rispetto alle aspettative. Il verdetto del campo ha finora dimostrato che il Genoa non è all’altezza di quello che il presidente Enrico Preziosi aveva promesso ad inizio anno. Il numero uno del club aveva infatti assicurato in estate di voler creare una squadra di alta classifica capace di risarcire i tifosi della mancata iscrizione alla Europa League per non aver ottenuto la licenza UEFA. Invece ora i rossoblu sono al quartultimo posto in classifica con 16 punti in 16 gare, la peggiore partenza del club da quando Giampiero Gasperini è seduto sulla panchina ligure, compresa anche la sua precedente permanenza a Genova dal 2006 al 2010”.
Come si stanno integrando e come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate?
“Preziosi come ogni anno cambia tantissimi giocatori nel mercato con tanti scambi in entrata e in uscita. Molti dei nuovi arrivi sono si stanno rivelando deludenti, a partire da Issa Cissokho e Diego Capel che si sono espressi molto al di sotto delle aspettative, per passare a Darko Lazovic che sta facendo fatica a inserirsi e a Diogo Figueiras e Goran Pandev che davvero non hanno ancora messo una nota positiva nella loro stagione rossoblu. Al contrario, sta giocando molto bene Cristian Daniel Ansaldi, il difensore argentino in prestito dallo Zenit, che l’anno scorso aveva giocato qualche gara nell’Atletico Madrid prima di subire un grave infortunio. Era quindi arrivato in Liguria un po’ come un oggetto misterioso e invece sta facendo una bella stagione, andando oltre le aspettative”.
Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore del Genoa?
“Dico Nicolas Burdisso, che, a dispetto dei suoi 34 anni, è ancora sulla cresta dell’onda. Sembrava per alcuni quasi al capolinea e invece ha avuto un guizzo di orgoglio e ha prodotto un buono inizio di stagione. Poi c’è anche Leonardo Pavoletti che ha fatto finora 6 gol in 11 gare tra campionato e Coppa Italia, ma l’attaccante ha macchiato le sue prestazioni con una espulsione nei primi minuti di Genoa-Carpi che gli è costata 3 turni di squalifica, compromettendo anche la sua presenza nella gara di domenica a Roma. Detto questo, poi, il miglior giocatore della rosa dal punto di vista tecnico è sicuramente l’argentino Diego Perotti che però sta alternando una stagione ricca di alti e bassi”.
Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Genoa e perché?
“La partita con il Milan vinta dai rossoblu a Marassi per 1-0 il 27 settembre grazie a un gol di Blerim Dzemaili su punizione. Quel giorno si è vista una squadra che ha messo sul campo grande intensità e grinta, giocando spesso la palla di prima e in profondità. Proprio un bel Genoa che poi purtroppo non si è più espresso in quella maniera”.
Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?
“La peggiore prestazione in assoluto è stata quella ad Empoli di fine ottobre, quando il Genoa uscì sconfitto per 2-0 senza mai entrare in partita. A questa voglio aggiungerne due, importanti in negativo ma per diverse ragioni. Cito innanzitutto la gara più beffarda dell’anno, che è stata l’ultima persa col Bologna in casa con la squadra di Gasperini che ha fallito tante occasioni da gol per poi prendere una rete evitabile nel recupero. E poi quella che ha dato una piega negativa a tutta la stagione, ossia la sconfitta col Carpi a Marassi di fine novembre, partita buttata al vento col l’espulsione di Pavoletti al 5' minuto di gioco e che, se vinta, avrebbe secondo me potuto dare un’altra direzione alla stagione rossoblu”.
Quale reparto del Genoa a tuo parere sta rendendo meglio e quale è un po’ sotto le aspettative?
“La difesa, nonostante i 21 gol subiti finora, è quello che si sta comportando meglio. Nicolas Burdisso come detto sta facendo una grande stagione, così come Cristian Ansaldi che è tornato ai livelli che l’avevano portato ad attirare su di lui le attenzioni dello Zenit prima e dell’Atletico Madrid. Nel reparto arretrato poi si stanno distinguendo anche Armando Izzo, classe 1992, che, arrivato da Avellino, è alla sua prima stagione in A e il portiere Mattia Perin che si sta confermando uno dei migliori numero uno d’Italia. L’attacco invece sta facendo parecchia fatica anche perché non c’è una prima punta di peso che possa sostituire Pavoletti che è stato infortunato più volte e ora è anche squalificato. Al suo posto quindi Gasperini è costretto ad usare dei rimedi di emergenza schierando come prima punta giocatori non di ruolo come Goran Pandev o Serge Gapké. Anche sugli esterni offensivi le cose non vanno meglio visto che Perotti, come detto, va a corrente alternata e che Lazovic fa fatica a inserirsi negli schemi rossoblu”.
Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo queste giornate di campionato?
“A dire il vero, considerando le squadre che ho visto giocare dal vivo contro il Genoa, nessuna delle cosiddette big mi ha impressionato molto. L’Inter infatti non ha giocato bene anche se alla fine ha battuto i rossoblu a San Siro 1-0, lo stesso il Napoli che ha fatto 0-0 a Marassi e anche la Juve che, pur vincendo in Liguria 0-2 lo ha fatto in maniera stiracchiata e immeritata, così come fece la Fiorentina nella sua vittoria in casa al Franchi. Considerando invece anche le partite viste in tv delle altre squadre e non solo contro il Genoa dico che il Napoli è quella che mi ha colpito di più in positivo. Quella di Maurizio Sarri è una compagine ben organizzata che non si basa sulle qualità dei singoli, ma sul gioco globale. Quando si vedono le gare degli azzurri si percepisce infatti che i giocatori seguono uno spartito ben preciso muovendosi tutti in maniera armonica. Come aveva fatto Arrigo Sacchi in passato, mi sembra che anche Sarri faccia in modo che i grandi giocatori si adattino a un gioco di squadra e non il contrario”.
Come giudichi questo inizio di campionato della Roma?
“Schizofrenico direi. Perché è partita forte tanto è vero che dopo la netta e meritata vittoria sulla Juve e le altre belle prestazioni a settembre i giallorossi erano per tutti gli addetti ai lavori i favoriti per la vittoria finale. Poi, devo dire inspiegabilmente per noi che non seguiamo le vicende della Roma da vicino, quel gioco e quella determinazione mostrata a inizio stagione è venuta meno”.
Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Genoa dovranno temere di più?
“Se è la vera Roma i rossoblu devono temere tanti giocatori, Salah e Pjanic su tutti. L’egiziano quando va via in velocità fa male e il bosniaco sulle punizioni è micidiale così come quando imposta il gioco”.
Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Genoa, quale sceglieresti e perché?
“Dico ancora Salah, Con le sue caratteristiche di velocità e capacità di andare in gol credo che l’egiziano sia un giocatore che può decidere le partite da solo”.
Quale è il tuo pronostico per la gara di domenica?
“Le due squadre arrivano alla partita reduci da un periodo fatto di risultati non soddisfacenti, con un ambiente che in entrambi i casi non è contento delle prestazioni delle relative squadre. Considerato il fatto che in queste circostanze il fattore campo può essere anche uno svantaggio e che il Genoa ha perso le ultime nove volte sulle dieci che ha giocato a Roma, potrebbe essere che quella di domenica sia proprio la volta giusta per i rossoblu…”.
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