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Rudi Garcia: “Lo Scudetto non si decide in Napoli-Roma”

Rudi Garcia: “Lo Scudetto non si decide in Napoli-Roma”

“Lo Scudetto non si decide nella partita di domani”. È questa la convinzione di Rudi Garcia alla vigilia dell’importante sfida che attende la Roma in casa del Napoli

“Non siamo nemmeno alla metà del campionato - ha affermato il tecnico giallorosso - Noi penseremo a fare un risultato positivo contro una squadra di qualità in uno stadio pieno. Anche noi abbiamo le nostre qualità da far valere e ci concentreremo solo su questo”.

Nella conferenza stampa di Trigoria, Garcia si è soffermato anche sul clima di sfiducia creatosi attorno alla squadra giallorossa: “Dalle cose che arrivano alle mie orecchie in questo momento sembra che la peggiore squadra d’Italia stia andando in trasferta ad affrontare quella migliore. Non andremo a Napoli da vittime predestinate ma per fare risultato”.

Come sta preparando la squadra per questa sfida?
“Sembra che la partita sia già persa per cui possiamo solo fare bene e smentire i pronostici. Questa vigilia assomiglia a quella del Derby in cui noi eravamo stanchi dalla Champions mentre loro avevano fatto il turn over in Europa League. Sembra anche la vigilia della trasferta della partita con Fiorentina. I ragazzi dovranno dare tutto nelle prossime tre partite”.

Domani il San Paolo sarà pieno: l’elemento del pubblico allo stadio può essere un elemento determinante?
“Mi è piaciuta la risposta di Florenzi dopo la partita contro il BATE: avrebbe voluto essere fischiato da 70.000 persone. Avere lo stadio pieno dà più carica, più forza, pressione sull’avversario, sull’arbitro e l’unica cosa che mi auguro è che l’Olimpico torni a esserlo. Poi starà a noi fare risultati positivi per riportare i tifosi dalla nostra parte”.

Superare il girone di Champions League è stato il primo obiettivo centrato: quanto spinta può dare?
“Di sicuro arrivare da qualificati alla partita contro il Napoli è molto importante. Ovviamente a febbraio sarà un’altra Roma con tutti i giocatori a disposizione, con meno pressioni e si ripartirà da capo. Vedremo lunedì cosa ci riserverà il sorteggio. Siamo contentissimi di essere qualificati, anche se lo abbiamo fatto con un po’ di sofferenza. I ragazzi sono stati bravi anche nel gestire il finale di partita. Abbiamo provato a vincere fino alla fine ma sapevamo era anche importante non prendere gol visto che il pareggio ci avrebbe comunque potuto portare avanti”.

Del Napoli di Sarri la colpisce di più l’organizzazione difensiva o l’esaltazione delle qualità di Higuain?
“Higuain ha fatto benissimo sin da quando è arrivato in Italia e si è pienamente ambientato. Sarri è un buon allenatore, il Napoli ha grandi campioni, fanno molti gol e sono bravi anche in difesa. Verticalizzano molto, hanno schemi su calci piazzati e lo sappiamo”.

Fermare Higuain è possibile?
“La risposta la avremo domani. È un grande campione anche noi ne abbiamo un in attacco. Non dobbiamo avere solo un piano anti Higuain, il Napoli ha tanti attaccanti di qualità. Anche se in questo momento siamo un po’ meno brillanti nel gioco e abbiamo delle assenze, anche noi potremo dimostrare di essere ancora l’attacco migliore della Serie A”.

Si aspettava che Dzeko potesse trovare le difficoltà che sta vivendo?
“Come Higuain vale anche per Dzeko: è arrivato da poco, deve imparare lingua e ambientarsi nel calcio italiano ed è normale che ci metta del tempo. Allo stesso modo è normale vivere un momento in cui si segni di meno. È normale anche per tutti i migliori attaccanti del mondo. Se Edin continuerà a lavorare per la squadra facendo di tutto per aiutarla i gol torneranno. Si deve sentire sereno e non avere l’ossessione del gol. Se la squadra vince tutto va bene, se in più segna sarà ancora meglio. È un grande campione e grande uomo e farà tanti gol, ne sono sicuro”.

Rudi Garcia: “Lo Scudetto non si decide in Napoli-Roma”

Quali sono le condizioni di Gervinho e Mohamed Salah?
“Salah sta bene, è entrato contro il BATE e ha giocato bene. Potrebbe iniziare o entrare anche contro il Napoli. Per Gervinho vale lo stesso, abbiamo fatto un test prima della partita con il BATE ma siccome non si sentiva ancora al 100% non lo abbiamo rischiato”.

Come si spiega lo scetticismo dell’ambiente nonostante la qualificazione?
“Noi non diciamo che vada tutto bene ma neanche che vada tutto male. Bisogna essere equilibrati e non cadere nel pessimismo né nell’euforia. Soffriamo di non avere stadio pieno e questo non dipende da noi e dalla società. La Curva Sud, il cuore della nostra tifoseria ci manca tanto, ci manca una grande spinta dall’inizio della stagione”.

Nel post partita con il BATE si è parlato di nervosismo tra Manolas e Pjanic. Può essere interpretato come un buon segno?
“È un’ulteriore prova del fatto che la squadra sia viva e vogliosa di vincere. Contro il BATE ognuno di noi voleva vincere, ma non a costo di prendere il gol. Un po’ di nervosismo a fine gara è normale vista la pressione, ma hanno chiarito, sono due uomini importanti sul campo e nello spogliatoio. Serve sempre il rispetto e nello spogliatoio c'è, anche quando ci si confronta in maniera dura”.

Cosa vi siete detti in questi giorni con il presidente James Pallotta?
“Non ho l’abitudine di parlare con i giornalisti delle cose di spogliatoio o con la dirigenza. Posso solo dire che il presidente ha visto il prefetto Franco Gabrielli e ciò vuol dire che vuole fare di tutto per mettere i tifosi nelle migliori condizioni per i tifosi di sostenere la squadra”.