Nel quinto appuntamento della serie Mondo Roma andiamo nel Sud-est asiatico per incontrare Russel, un tifoso indonesiano che da giovane si è innamorato dei giallorossi e del Capitano…
Nome: Russel Miracle
Età: 28
Città: Jakarta
Nazione: Indonesia
Dove sei cresciuto?
“Sono cresciuto a Denpasar, Bali, in Indonesia”.
Perché hai scelto la Roma?
“La Roma è il mio unico amore e Totti il mio idolo, sin da quando ero bambino. È il mio unico idolo”.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla Roma?
“Roma-Fiorentina della stagione 1996/97. La partita si concluse con il risultato di 3-3 e Francesco ancora indossava il numero 17. In quel momento realizzai che era lui il migliore. Adoro il suo carisma, il suo stile di gioco, la sua personalità e tutto il resto. Mi piace tutto di lui”.
Chi è stato il tuo primo idolo giallorosso e perché?
“Totti. E ancora è il mio mito. C’è un altro calciatore che ho amato quasi come il Capitano e si tratta di Vincent Candela. Ma Totti resta sempre in cima alla lista”.
Chi è stato il tuo allenatore della Roma preferito e perché?
“Zdenek Zeman. Ha introdotto in Italia un nuovo stile di gioco e lo ha fatto molto tempo prima che io diventassi un tifoso della Roma”.
Il punto più basso che hai vissuto da tifoso della Roma?
“Domanda difficile. Amo la Roma a prescindere, anche se stiamo perdendo o siamo in crisi. Ma forse il momento più basso coincise con la vittoria dello Scudetto della Lazio nel 2000”.
Sei mai stato a un match della Roma all’Olimpico?
“No, non ci sono mai stato. È il mio sogno, però, è la mia passione e si tratta di una cosa che voglio fare prima di morire. Ho fatto qualche tentativo, mettendo anche i soldi da parte per andare all’Olimpico. Vedere un match lì resta ancora un mio sogno”.
Dove ti trovavi quando la Roma ha vinto l’ultimo Scudetto?
“Davanti al mio televisore, a Bali, armato di bandiere, champagne, sciarpe e fuochi di artificio”.
C’è una fan base molto appassionata a Jakarta?
“Sì, incredibilmente appassionata!”.
C'è una squadra contro la quale provi più soddisfazione a vincere?
“La Lazio. Anche se ora la rivalità è più con la Juve, la Lazio resta ancora la squadra da battere”.
Perché la Roma è così speciale per te?
“Perché la Roma è la Roma. Non c’è un motivo particolare nel mio amore per questa squadra. Era destino”.
Chi è Totti per te?
“Un idolo, senza dubbio, ma ci sono tante altre ragioni legate alla mia passione. Il suo carisma, la sua personalità. Totti è il simbolo del calcio italiano. Penso che sia ancora il miglior calciatore che ci sia e non lo dico solo perché sono un suo fan”.
Se potessi incontrate qualcuno legato al mondo Roma, del presente o del passato, chi sceglieresti e perché?
“Totti e Candela. E vorrei anche incontrare Aurelio Andreazzoli”.
Cosa è che ti rende più orgoglioso da tifoso della Roma?
“Noi abbiamo Totti e gli altri no! Io tifo una squadra che ha ancora lo stesso Capitano da 18 anni, è incredibile. Mi piace la città e la passione della Curva”.
Quale sarebbe il tuo giorno perfetto da tifoso della Roma?
“Vedere la Roma vincere lo Scudetto e poter finalmente visitare Trigoria per poter vedere i trofei giallorossi”.
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