Luciano Spalletti avrà gongolato, dopo che la sua decisione di schierare dall’inizio Miralem Pjanic a fianco di Seydou Keita nella mediana giallorossa in occasione della sfida cruciale contro il Napoli l’ha ampiamente ripagato, considerata l’eccellente prestazione fatta registrare dal bosniaco contro una delle migliori formazioni della Serie A.
Dopo essere entrato a partita in corso nell’incredibile vittoria contro il Torino della scorsa settimana, Spalletti l’ha messo di nuovo nell’undici titolare nella ventottesima in stagione, dopo che Miralem aveva accusato qualche fastidio muscolare nelle settimane precedenti.
E Pjanic, certamente, non ha deluso, svolgendo un ruolo chiave nell’emozionante vittoria sui granata e giocando ad altissimi livelli nella sfida contro i partenopei.
È interessante notare come nelle ultime tre visite del Napoli all’Olimpico, gare tutte vinte dai giallorossi, Pjanic sia sempre stato decisivo.
Autore di una doppietta nel 2013-14, del gol decisivo la scorsa stagione e protagonista assoluto nella vittoria dello scorso lunedì.
Sul piano difensivo, il ventiseienne centrocampista giallorosso ha dato un grande contributo marcando l’eccezionale Marek Hamsik, non perdendolo mai di vista e, quando possibile, mettendogli pressione.
Con Seydou Keita su Allan e Radja Nainggolan o Diego Perotti su Jorginho, il sistema di marcature messo in pratica dal centrocampo della Roma ha fatto sì che i tre centrocampisti della squadra di Sarri non avessero vita facile nel cercare di imporre il proprio gioco.
Il fatto che i giocatori di Spalletti abbiano seguito alla lettera le indicazioni del tecnico toscano dimostra quanto fossero preparati ad affrontare la partita.
È importante notare, inoltre, come Pjanic arretrasse per coprire il terzino destro Alessando Florenzi nelle situazioni in cui quest’ultimo riteneva necessario spingersi in avanti.
Guardando i numeri, i quattro contrasti vinti e i quattro palloni intercettati da Miralem sono la prova della sua attenta applicazione difensiva.
Sul fronte offensivo, il talento bosniaco ha fatto leva sulla sua grande abilità di passaggio per orchestrare le azioni d’attacco più incisive della sua squadra, dettandone i ritmi a meraviglia.
La capacità di Pjanic di uscire dagli spazi stretti palla al piede si è rivelata fondamentale nell’aiutare la squadra a mantenere il possesso della sfera e a destabilizzare la tipicamente solida difesa napoletana.
Un altro punto chiave della grande prova offensiva del numero 15 giallorosso è stato l’aiuto fornito da Keita in copertura ogniqualvolta Pjanic si è spinto in avanti, dove ha potuto liberare la sua fantasia e la sua creatività, consapevole che Keita avrebbe fatto da schermo alla difesa in caso di palla persa.
Da notare come il bosniaco abbia ricambiato il favore, ogniqualvolta il maliano si trovasse in posizione migliore per proiettarsi in avanti e partecipare alla fase d’attacco.
Tirando le somme, si può affermare come la prova del bosniaco in entrambe le fasi di gioco si sia rivelata fondamentale per la conquista dei tre punti.
Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, ha giustamente sottolineato quanto importante sia stato l’acquisto di Pjanic nel 2011: “Sono particolarmente orgoglioso di Miralem, è un giocatore di alto livello in grado di risolvere le partite. L’immagine che ha la gente è quella di un principe del calcio ma se si guardano le statistiche ci si accorge come Miralem corra quanto un centrocampista difensivo.”
“Ha 26 anni e ora ha la Roma sulle spalle. Sta raggiungendo la piena maturità calcistica”.
Con la Roma a caccia del secondo posto, i tifosi giallorossi possono stare sicuri che Pjanic farà tutto il possibile per aiutare la squadra nelle ultime tre giornate di campionato contro Genoa, Chievo e Milan per cercare di guadagnarsi l’accesso diretto alla prossima Champions League.
E sarebbe un risultato straordinario, considerando la situazione in cui si trovava la squadra prima dell’arrivo di Spalletti lo scorso gennaio.
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