La preparazione è sempre un momento importante per i club, quando lo staff può lavorare intensamente con i giocatori per instillare loro i concetti tattici che saranno poi la pietra angolare della stagione alle porte.
Ma la pre-season ruota anche attorno alla forma fisica, per assicurarsi che i giocatori possano sviluppare in maniera efficace e sicura forza, resistenza ed elasticità per ottenere prestazioni elevate sin dalle prime partite ufficiali.
La preparazione del 2016 presenta alcune sfide – dopo una stagione finita tardi, e dopo che alcuni giocatori giallorossi sono stati impegnati nei recenti Europei – pianificare l’imminente stagione può risultare ulteriormente complicato poiché le partite da dentro o fuori arriveranno sin da subito. Stiamo parlando, ovviamente, dei playoff di Champions League.
“Questa settimana stiamo cercando di reinserire i ragazzi nel gruppo – per avere un’idea delle condizioni fisiche di ciascuno” – ha affermato Norman – “poi, inizieremo a creare una base, un punto di partenza, su cui costruire per affrontare una lunga stagione.
“Se partiamo da questa base poi possiamo iniziare a costruire con costanza per tutta la stagione e mantenere un’ottima forma fisica. Ovviamente stiamo anche cercando di ridurre il numero degli infortuni. Diciamo che sono questi gli obiettivi”.
Il lavoro preliminare è stato preparato la scorsa settimana, quando i giocatori sono tornati a Roma in vista della nuova stagione. Le visite di giovedì a Villa Stuart hanno consentito di esaminare i giocatori da un punto di vista medico, mentre venerdì il lavoro in palestra a Trigoria ha consentito a Luciano Spalletti e al suo staff di valutarne le condizioni fisiche.
“Facciamo molti test preliminari all’inizio della stagione per prevenire eventuali problemi” – afferma Norman – “analisi del sangue, visite oculistiche, controlli dentari. La dieta, il peso, i parametri ortopedici…studiamo tutto questo e usiamo le informazioni a nostro favore.
“Ad esempio, la scorsa stagione avevamo tre o quattro ragazzi che presentavano alcuni problemi da un punto di vista dentario. Siamo subito intervenuti affinché non si sviluppassero infezioni lievi o malattie, che avrebbero conseguentemente portato all’indisponibilità. Cerchiamo semplicemente di prevenire il più possibile affinché poi non si verifichino problemi a stagione in corso, come ad esempio durante la fase a eliminazione diretta della Champions League”.
Sabato i giocatori si sono recati a Pinzolo dove trascorreranno nove giorni di ritiro. Inizialmente si tratterà di consolidare ogni aspetto relativo alla salute a alla forma fisica dei giocatori per prepararli all’imminente lavoro che sarà di certo più provante.
“Si tratta di un percorso graduale, un passo alla volta” – sottolinea Norman. “Il lavoro deve salire gradualmente di livello, per spingere lentamente il calciatore.
“Se fai il salto più lungo della gamba, ci saranno inevitabilmente dei problemi. Se non ti prepari a sufficienza, ci saranno dei problemi. Bisogna essere continui”.
Aggiunge: “Si può pensare a questi giocatori come a delle vetture di Formula 1. Bisogna considerare le gomme, il telaio, la scatola del cambio, il motore e infine il guscio della macchina. Devono essere considerati tutti questi aspetti per ottenere una macchina da corsa efficiente.
“Lo stesso vale per i giocatori – bisogna considerare tutte le componenti per ottenere un giocatore completo che possa competere tutti i giorni”.
La metafora della macchina è particolarmente calzante, a detta di Norman, per spiegare in parole semplici i concetti su cui si sta concentrando lo staff. Ciascun giocatore ha i suoi bisogni, legati alla sua natura, e i test di inizio stagione aiutano lo staff a capire il lavoro da fare con ognuno per portarlo a regime.
“Si ispeziona la macchina prima di guidarla” – sottolinea Norman. “È come se avessi due macchine nuove – due modelli diversi, con caratteristiche diverse. Sono entrambe nuove ma se provo a guidarle allo stesso modo, una delle due presto si romperà.
“Bisogna fare attenzione. Una delle cose che la Roma sta cercando di attuare è un’infrastruttura, quindi cerchiamo di costruire la migliore macchina possibile sin dalle basi, con un approccio proattivo sin dalle prime fasi”.
Norman non è preoccupato dal fatto che alcuni giocatori sono arrivati più tardi, a causa dell’Europeo – “dovrebbero tornare a regime molto presto” – anche loro avranno un programma personalizzato da seguire.
“In Prima Squadra esistono diversi modelli di macchine, diverse età, e tutti condividono lo stesso circuito. Quindi bisogna fare attenzione, poiché ogni macchina ha diverse qualità e va trattata e riparata in modo diverso”.
Facendo questo, la squadra sarà pronta a dare il massino sul terreno di gioco.
Come afferma Norman: “Lavorare duro, recuperare, aumentare l’intensità, recuperare. Questa è l’idea”.
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