Alberto De Rossi: “Oggi ho visto una crescita della squadra”

Nonostante l’inferiorità numerica e la gara in trasferta, i giallorossi hanno controllato buona parte della gara e sono riusciti a passare in vantaggio grazie al gol di Vasco al 77’. I padroni di casa hanno poi trovato il pareggio con Palombi a cinque minuti dal termine, ma per l'allenatore della Roma la squadra ha mostrato il giusto carattere dimostrando un passo in avanti notevole rispetto ad altre partite della stagione in corso.

“L’espulsione mi ha dato l’opportunità di vedere una crescita esponenziale della squadra sotto il profilo della maturità”, ha dichiarato il tecnico al termine del match. “L’ho vista crescere minuto dopo minuto, non si è scoraggiata e ha continuato a giocare con piglio e personalità. Oggi per noi questo aspetto è il più importante di tutti”.

La Primavera giallorossa, prima in classifica a 53 punti nel suo girone, ha già conquistato aritmeticamente l’accesso alla finali Scudetto che si svolgeranno dal 27 maggio al 4 giugno in Emilia-Romagna.

“Sono veramente soddisfatto per come la squadra è rimasta in campo oggi dopo l’inferiorità numerica. Un atteggiamento che non abbiamo avuto prima. Per esempio nel primo tempo abbiamo sofferto molto con il PSG in Youth League, ma oggi abbiamo mostrato crescita, personalità e non abbiamo avuto difficoltà a mantenere il campo e a giocare. Il gesto di Sadiq lo osserveremo, non ho visto bene dalla panchina. Sono episodi che non ci sono mai accaduti, tantomeno a lui. Mi dispiace”.

“Prima della gara avevo sottolineato le tante risorse del nostro parco attaccanti: abbiamo Sadiq, Ponce, Tumminello e Soleri. Nella ripresa ho preferito mettere Tumminello perché ha più forza e potenza ed è riuscito a mettere in difficoltà la difesa avversaria anche da solo”.

Al termine del match c’è stato un terzo tempo tra le due squadre, a placare gli animi, che si erano accesi dopo l’espulsione di Sadiq.

“Quello di fine partita è stato un bel gesto, molto spontaneo: ci conosciamo da anni con tutti i dirigenti e i preparatori avversari. Questa è solo una sfida sportiva: dopo l’aspetto agonistico finisce tutto perché tra noi c’è stima reciproca”.