“I punti li abbiamo persi fuori casa quando però secondo me non eravamo ancora questa squadra che si sta vedendo ora. L’unica cosa che possiamo fare è cercare di fare più punti di loro, almeno quattro, e così cercare di giocarcela alla fine, alla terzultima qui in casa" ha detto il centrocampista giallorosso. "Dobbiamo insomma ragionare così e cercare di essere positivi: mancano ancora tante partite e si può fare”.
De Rossi è particolarmente soddisfatto della vittoria contro la Fiorentina in cui si è vista una bella Roma: “Oggi siamo stati una bella Roma, secondo me siamo stati siamo stati forti e concentrati fino all’ultimo e anche belli con queste ripartenze. Il fatto di essere belli poi conta fino a un certo punto: l’importante è che non abbiamo perso la caratteristica che ci ha contraddistinto in questo 2017, a parte Genova, ossia la compattezza, la forza fisica, la capacità di contrasto e l’attenzione tattica”
Uno scivolone come quello di Marassi ci può stare se contornato da un filotto di risultati positivi…
“Sì, anche se guardiamo la Juve che, anche se ha perso una gara come noi in questo 2017, ma è davanti. Abbiamo questi maledetti 4-7 punti che ci dividono da loro e che non faremo niente altro che cercare di recuperare come abbiamo fatto stasera e come stiamo facendo da un bel po’ di tempo ormai”.
E’ una Roma secondo te molto diversa quella di inizio stagione e da quella dello scorso anno?
“E’ diversa. Rispetto a quella dell’anno scorso è diversa nel senso che forse ha un po’ di meno qualità visto che abbiamo perso giocatori come Pjanic e Keita che la palla la gestivano come pochi altri, però abbiamo acquisito muscoli e centimetri e in serie A serve anche quello. Siamo quindi altrettanto competitivi, con caratteristiche diverse rispetto al passato. In sintesi siamo diversi però non siamo né superiori nè inferiori alla Roma del passato, perché poi quella Roma dello girone di ritorno dello scorso anno ha fatto tantissimi punti e ci ha fatto divertire come questa”.
Come riproporre una Roma con una forza mentale così grande come quella di oggi?
“Io credo che questa partita sia stata particolarmente bella dal punto di vista delle trame che abbiamo mostrato in campo. Credo che quando incontri una squadra forte come la Fiorentina ci può stare che ti conceda qualcosa in più, e credo anche che l’aver sbloccato la gara nel primo tempo aiuta a fare aprire di più la squadra avversaria che così si scopre un po’. Naturalmente poi c’è da metterci attenzione, concentrazione e sforzo fisico, quindi c’è un grande merito nostro. Secondo me questo tipo di prestazione l’abbiamo proposta spesso e volentieri finora. Certo oggi abbiamo visto anche una prestazione molto bella e non solo utile ai fini del risultato. Ma ora se vogliamo continuare ad andare bene avanti anche nelle altre competizioni che dobbiamo affrontate oltre al campionato, dobbiamo continuare in questa maniera: è infatti assolutamente possibile riproporre questo tipo di prestazione da parte nostra”.
Questa è una delle tue stagioni migliori?
“Sì. Io guardo spesso su Roma TV anche le partite amarcord del passato e quindi credo che, riguardando anche le sfide passate, ho fatto diversi anni in cui stavo con questa condizione fisica. Poi c’è stato un calo negli anni in cui la squadra è calata come rendimento. Poi l’anno sorso ho avuto tanti infortuni che mi hanno fatto dubitare anche a me di poter tornare a livelli alti però poi si lavora e si torna in forma. A volte un infortunio tira l’altro, ti condizionano e non è facile uscirne: poi una volta uscito da quel tunnel stava a me ritrovare una certa condizione fisica e stava anche alla squadra sostenermi. Bisogna avere anche una squadra che gioca bene per fare bene: le stagioni dei singoli ovviamente sembrano più belle quando la squadra fa benSe c’era una cosa che mi disturubava era smettere senza essere tornato a livelli che in cui secondo me ho giocato tanti anni in passato. Comunque quest’anno ci sto riuscendo e nel mio piccolo ero contento anche quando lo scorso anno giocavo poco per via di infortuni e di compagni in forma e la Roma vinceva. Anche se ognuno vuole esseregiustamente protagonista, alla fine il discorso individuale trova il tempo che trova e il bene primario è sempre la nostra Roma”.
Quanto ti porti dietro il coro finale dello stadio per te a fine gara?
“I tifosi sono così, ti ringraziamo di aver giocato behi A me loro affetto non è mai mancato. A me l’affetto da parte dei tifosi non è mai mancato, assolutamente. Aspetto che torni quella fetta di tifo che a noi manca tantissimo perché vedo che si sta smuovendo qualcosa e così sicuramente quel coro sarà ancora più forte”.
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