“Continueremo a lavorare. I nostri calciatori ci hanno costretto a descrivere il gruppo come squadra matura. E ora nella reazione si potrà confermare se questo scatto di maturità c’è stato o meno. Lo vedremo nelle prossime partite. Perché questa è una sconfitta che dà fastidio e perché dovremo ribaltare un risultato difficile”.
Luciano Spalletti ha analizzato così la sconfitta nel Derby valido per la semifinale di andata di Tim Cup per 2-0. La sfida di ritorno, che vedrà la Roma come squadra di casa, è in programma il 5 aprile.
“È un risultato su cui dobbiamo fare attenzione. Loro rifaranno la stessa partita e noi dovremo essere più bravi. Un risultato di 2-0 con la partita in casa, però, è assolutamente ribaltabile”.
Oggi è un po’ deluso per l’approccio della squadra?
“Noi la partita l’abbiamo approcciata bene, soprattutto all’inizio. C’era da gestire meglio la palla perché loro si erano chiusi al limite dell’area e dovevamo gestire la palla riducendo la distanza tra i tre centrali e i loro attaccanti, perché così quando giochi nel traffico e nella densità se perdi palla sei nelle condizioni di poter saltare addosso ai loro attaccanti. Se invece la palla la giochi da 15 metri di distanza loro possono rimettersi in moto e ribaltare l’azione e ti fanno far fatica perché hanno più profondità a disposizione. Tutto questo è successo nonostante abbiamo avuto un possesso palla di gran lunga superiore”.
Forse una Roma poco fluida nel gioco? La squadra si è raccolta troppo su se stessa?
“Non siamo stati bravi nella densità della trequarti avversaria. I metri in quel caso erano ridotti, c’erano solo 80 centimetri a disposizione: con tutta la loro squadra corta dovevamo allungargliela con la prima punta e andare a prendere la palla tra le linee con i due trequartisti e gli esterni. Però non siamo stati bravi a gestire la palla nello stretto, l’abbiamo persa, qualche volta siamo andati per vie centrali e a Dzeko abbiamo dato delle palle di testa. L’ipotetico spazio che poteva diventare importante lo avevamo creato, ma la differenza l’ha fatta quella densità davanti l’area di rigore dove non siamo stati bravi e tecnici nel fare le nostre giocate”.
Questa sera è arrivato troppo carico di responsabilità Nainggolan?
“Ora si può dire di tutto e bisogna accettare tutto, ma secondo me non ha giocato una brutta partita e anche quando l’ho messo dietro è andato bene. Ha fatto un po’ di strappi, forse ha forzato un paio di tiri da fuori, ma lui ha la possibilità di calciare. Ha portato via palla, ha rincorso, secondo me ha fatto una buona partita, ma se ci aspettiamo che faccia due gol tutte le volte diventa un po’ difficile”.
La Lazio stasera ha avuto qualcosa in più rispetto alla Roma?
“La loro partita è stata come ce l’aspettavamo, loro hanno fatto precisamente tutto quello che dovevano, mentre noi abbiamo perso dei palloni nel traffico. E dovevamo gestirli in maniera più tranquilla, senza andare a ricercare giocate per creare loro più fatica. Invece nella gestione non siamo stati bravi e fluidi. Poi abbiamo perso palle anche sulla trequarti quando abbiamo cercato la giocata e ci hanno fatto correre all’indietro. Il loro disegno tattico è stato sfruttato bene dai nostri avversari, noi abbiamo fatto meno mentre loro sono stati bravissimi a trovare quei due gol”.
Si aspettava la difficoltà della difesa contro Immobile?
“Se lo fai partire mette in difficoltà tutti, ha 70 metri di corsa e diventa difficile quanto è messo in moto. Se lo soffochi quando riceve palla riesci invece a fermarlo”.
Ora affronterete un Napoli arrabbiato che ha subito due sconfitte consecutive.
“Sarà un Napoli secondo me in salute nonostante le partite in cui ha perso. Gioca un buon calcio e lo ha fatto vedere in queste partite. Dobbiamo aspettarci una partita tosta ma noi dobbiamo essere pronti. Con l’alibi della stanchezza non si arriva in fondo, ci sono partite ogni due giorni in questo periodo. Dobbiamo solo dire di essere pronti, basta”.
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