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L’opinione: La Roma deve affrontare il Porto senza paura


Il nostro opinionista dice la sua sul sorteggio di Champions League, che ha stabilito che la Roma dovrà vedersela con i portoghesi del Porto negli imminenti playoff, sostenendo che la squadra di Spalletti dovrà affrontare l’incontro in piena fiducia…

I playoff di Champions League non possono essere sottovalutati, indipendentemente dall’esito dell’urna.

E, sebbene il format andata-ritorno possa ridurre l’eventualità di inaspettati colpi di scena propri della partita secca, la storia recente ci dice che le formazioni italiane hanno troppo spesso fatto fatica ad accedere alla fase a gironi. Pensiamo all’Udinese, nel 2012 e nel 2013, o alla Lazio la scorsa stagione.

Detto questo, la Roma non deve avere timore di affrontare il Porto.

Rispetto per i portoghesi? Assolutamente. Il Porto ha chiuso il campionato a 15 punti dal Benfica la scorsa stagione, ma ha realizzato 67 gol e ne ha concessi solo 30 in 34 partite. La Roma ha chiuso il torneo nazionale nella medesima posizione, incassando 11 gol in meno, segnandone 16 in meno e disputando 4 gare in meno.

Nei rispettivi campionati, quindi, i portoghesi hanno dimostrato maggiore solidità difensiva ma la Roma si è rivelata più prolifica in attacco.

L’opinione: La Roma deve affrontare il Porto senza paura

Il Porto sta vivendo un’estate tutto sommato tranquilla, attendendo probabilmente l’esito del doppio incontro con i giallorossi, per capire se rafforzare la squadra con gli eventuali soldi garantiti dalla qualificazione. Gli acquisti più importanti hanno forse colto di sorpresa dal momento che la compagine lusitana ha speso molto nel reparto arretrato, facendo arrivare ad Oporto tre nuovi difensori.

Dal punto di vista della Roma, tuttavia, l’estate al risparmio dei portoghesi non deve trarre in inganno, poiché la squadra disponeva già di sufficiente qualità ed esperienza.

Prendiamo Iker Casillas, ad esempio, uno dei portieri più esperti in circolazione. Maxi Pereira, il terzino, garantisce esperienza a livello nazionale e internazionale. Gli appassionati italiani si ricorderanno, poi, delle ottime prestazioni di Juan Quintero al Pescara qualche anno fa e il nome di Yacine Brahimi non è certo nuovo.

Il rispetto è dovuto per una squadra che lo scorso anno ha colto almeno dieci successi sia interni che esterni in campionato e per una squadra che nelle ultime quattro stagioni ha raggiunto due volte la fase a eliminazione diretta della Champions League.

Questo non significa che la Roma debba avere paura del Porto; la Roma ha infatti le sue carte da giocare e le sue armi da mettere in campo, chilo per chilo, giocatore per giocatore, ruolo per ruolo.

Per quanto riguarda i portieri, Alisson sarà ancora in rampa di lancio, ma il numero uno brasiliano ha disputato una pre-season fantastica e darà del filo da torcere al rientrante Wojciech Szczesny per il posto da titolare. Juan Jesus e Kostas Manolas sono due centrali di esperienza che nelle ultime stagioni hanno dovuto affrontare avversari del calibro di Carlos Tevez, Gonzalo Higuain, Mauro Icardi e Lionel Messi, e si faranno trovare senz’altro pronti per cercare di arginare il reparto avanzato portoghese, che nello scorso campionato ha visto solo uno dei suoi componenti raggiungere la doppia cifra in fatto di realizzazioni.

L’opinione: La Roma deve affrontare il Porto senza paura

Il centrocampo e l’attacco della formazione giallorossa sono un turbinio di velocità, astuzia, forma fisica e gol. Auguri alla difesa che dovrà fermare gli scatti di Stefan El Shaarawy e Mohamed Salah mentre si involano verso la porta, soprattutto se a dettare i tempi di passaggio ci sarà Diego Perotti, e se Radja Nainggolan si renderà protagonista delle sue imprevedibili sgroppate nell’area avversaria.

Tra meno di due settimane le squadre si affronteranno a Porto, nella gara di andata di questi preliminari. Per quella data, Luciano Spalletti dovrà far sì che la Roma sia pronta ad affrontare una squadra infarcita di giocatori di talento e di esperienza internazionale.

Paura? No, paura no.