Dopo quattro mesi di stop, il terzino portoghese, in un’intervista esclusiva per il Match Program dedicato a Lazio-Roma, non ha nascosto la sua voglia di fare l’esordio proprio nel Derby di domenica: “Sarebbe il massimo, certo la vedo ancora un po’ difficile, però mi farebbe piacere”.
Il derby a Roma è da sempre una partita speciale. Ha avuto modo di comprendere l’importanza di questa gara per i tifosi?
“Sì, diciamo che prima che arrivassi qui sapevo già che era una partita speciale. Una volta arrivato è stata la gente a trasmettermelo in maniera ancora più forte. Noi vogliamo andare a giocarlo senza pensare a tante cose, se non ai tre punti”.
Sarà, inoltre, una sfida d’alta classifica, non solo per la supremazia cittadina…
“Da tanti anni mancava un derby di alta classifica, speriamo sia bello e che vinca la Roma”.
Il mister vi ha già parlato della partita? A cosa bisogna fare attenzione?
“Bisogna fare attenzione a tutto, la Lazio è una squadra in salute, ma noi vogliamo dimostrare di essere più forti di loro”.
Nella scorsa stagione sei stato spesso accostato alla Lazio.
“Non c’è stato alcun contatto con i biancocelesti, l’unica squadra che ho incontrato è stata la Roma, e non ci ho pensato due volte!”.
Da pochi giorni si allena nuovamente con i suoi compagni. Che sensazioni ha provato?
“Le sensazioni sono positive, speriamo che la strada per la condizione migliore non sia troppo lunga. Comunque, procede tutto per il meglio”.
Nello scorso turno di campionato ha giocato con la Primavera. Com’è stato tornare a disputare una partita?
“Aver giocato sabato con la Primavera è stata un’emozione unica, davvero forte.
Mi sono sentito come un ragazzino che scende in campo per la prima volta, una sensazione che non dimenticherò facilmente”.
Ci sono voluti solo quattro mesi esatti per tornare a disposizione del tecnico. Un recupero piuttosto veloce.
“Sì, un recupero di quattro mesi sembra lampo, ma posso dire che per me i giorni non sono passati così in fretta. I tempi di questi infortuni si sono accorciati, ma per me sembrava non passasse mai. Ho avuto la fortuna di avere intorno brave persone, che mi hanno aiutato il più possibile”.
Qual è stato il momento più duro di questi mesi?
“Il primo mese è stato duro, persino dentro casa non potevo aiutare mia moglie, è stato davvero difficile…”.
C’è qualcuno che le è stato particolarmente vicino nel periodo dell’infortunio?
“Ci sono state tante persone, principalmente devo ringraziare mia moglie che a casa ha fatto di tutto, anche l’impossibile. Anche qui a Trigoria mi sono stati tutti vicini: i compagni, lo staff tecnico, lo staff medico”.
Spalletti le ha detto qualcosa in particolare durante questi mesi?
“Il mister cercava sempre di farsi aggiornare sulle mie condizioni, mi ha seguito tanto, è stato presente”.
I tifosi le hanno sempre fatto sentire il loro sostegno. Quanto è stato importante?
“Sì, ogni volta che andavo allo stadio o, anche per strada, mi dicevano di recuperare il prima possibile, per vedermi al più presto in campo”.
Florenzi ha subito il suo stesso infortunio. Sente di dargli un consiglio?
“Un consiglio no, non ne ha bisogno perché da quando ha subito l’infortunio vedo che sta davvero lavorando nel modo migliore, non ha bisogno dei miei consigli”.
Come giudica il cammino della Roma fin qui?
“Un buon cammino, nonostante gli infortuni, la mancanza di tanti giocatori, siamo messi bene in classifica e stiamo bene”.
Prima della pausa natalizia vi aspetta un ciclo difficile: Lazio, Milan, Juve, Chievo. Crede possa essere un mese decisivo?
“Sicuramente sarà molto impegnativo, però noi siamo la Roma, continueremo a fare quello che stiamo facendo puntando ai tre punti partita dopo partita”.
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