All’Olimpico la formazione giallorossa ha conquistato la prima importante vittoria del campionato. L’Inter veniva da una striscia positiva, iniziata con i 3 punti presi contro la Juventus, mentre la Roma era stata fermata da un buon Torino fuori casa. Eppure la partita ha immediatamente svelato la capacità della formazione di Spalletti di far circolare la palla. Centralmente o lateralmente, il gioco non è mai sceso di ritmo. Anche quando i nerazzurri si sono fatti più pericolosi, provando ad impostare, i giallorossi non sono mai sembrati realmente in difficoltà. Forma fisica ottimale e ritmo alto, controllo tattico e velocità di scambio. Queste le costanti della gara che hanno permesso di ottenere il successo.
Un aspetto che la squadra di Mister Spalletti sembra aver mostrato contro i nerazzurri e poi ribadito nelle partite successive è la caparbietà. Malgrado alcuni momenti in cui la concentrazione non rimane alta come dovrebbe, la Roma riesce comunque a trovare forze ed energie per raggiungere il proprio obiettivo. Esattamente ciò che è accaduto contro l’Inter: il gol di Banega, in un momento in cui la formazione giallorossa sembrava cedere il passo agli avversari, poteva portare a dei risvolti negativi. Invece la squadra ha reagito con convinzione, potendo addirittura segnare la terza rete dopo aver riagguantato il vantaggio.
Contro la formazione partenopea è stata una partita difficile, ma probabilmente meno di quanto previsto da molti. Gli uomini di Sarri hanno espresso un calcio di alto livello per buona parte della gara, ma Szczesny è stato realmente impegnato solo poche volte. A rendere spesso il giro palla avversario sterile è stato proprio l’atteggiamento della Roma. Il Napoli è una squadra notoriamente abile in attacco: i giocatori si conoscono bene e si muovono spesso a memoria. I giallorossi hanno saputo aspettare il momento giusto e non si sono fatti intimidire dal pressing degli azzurri, per sfruttare le occasioni che si presentavano, lasciando intendere all’avversario quanto la squadra fosse viva e pronta a far male in ogni momento.
Prima della partita di Napoli, la Roma non aveva mai vinto in trasferta. È riuscita a farlo contro una delle dirette avversarie della stagione. Questo ha avuto una notevole rilevanza non solo per l’umore, ma anche per la consapevolezza dei propri mezzi. Risolvere quello che ormai stava diventando un “problema” proprio a Napoli, contro una squadra certamente in forma, ha significato molto, tanto che il successo si è ripetuto anche a Reggio Emilia. Senza dimenticare quanto importante sia stato per la classifica, grazie al sorpasso proprio a danno dei partenopei.
Contro il Palermo la Roma ha confermato quello che già si sapeva: sa fare tanti gol. Capitalizzare le occasioni create non sempre era riuscito in precedenza. A volte la mancanza di lucidità sotto porta aveva compromesso partite giocate bene: un esempio fra tutti la gara con la Fiorentina, in cui la Roma aveva sprecato molto ed era tornata a casa senza punti. L’attacco continua ad essere un gran punto di forza della formazione giallorossa, che segna come nessun altro in serie A e arriva a sfidare, per reti realizzate, i reparti offensivi di Barcellona e Real Madrid.
Il rispetto dell’avversario è alla base di ogni sport, ma bisogna ammettere che il Palermo non si trova tra le squadre più temibili del campionato. La Roma lo ha affrontato come tale, imponendo immediatamente la propria forza fisica e tecnica, non distraendosi quasi mai e chiudendo la pratica siciliana in poco tempo. Nell’osservazione della crescita della Roma in queste partite, tale aspetto risulta fondamentale: la storia della formazione giallorossa è piena di occasioni perse proprio contro avversari di minor caratura. Mantenere alta la concentrazione è sinonimo di maturità.
Nella partita a Reggio Emilia si è osservata una Roma diversa. Mentre le statistiche attestavano la costante fortuna avuta dalla squadra in casa della formazione di Di Francesco, il timore per una partita non certo facile si percepiva chiaramente. Ma la Roma ha dato immediatamente l’impressione che in realtà non c’era nulla di cui aver paura. Il gol di Cannavaro non ha modificato l’atteggiamento della squadra, che è riuscita a ribaltare il risultato, imponendo il proprio gioco quasi come fosse sempre stata in vantaggio. È questo un altro sintomo di maturazione, di crescita e di consapevolezza dei propri mezzi.
Con il Sassuolo è arrivata l’ennesima conferma di quanto osservato dall’inizio della stagione: la Roma quando vuole cambia ritmo alla gara e si prende la vittoria. E questo accade con molta frequenza nel secondo tempo. La Roma nella ripresa conferma il risultato, recupero lo svantaggio, ottiene il gol vittoria. Come se nei novanta minuti la squadra cresca, si affiati, metta a posto quello che non è andato in precedenza e studi la via migliore per superare l’avversario. Attua insomma quella duttilità tattica e mentale di cui si parla dall’inizio della stagione e a cui il Spalletti e i giocatori lavorano quotidianamente.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.