Emerson Palmieri è convinto che la buona riuscita della trasferta in Francia contro il Lione passa per la capacità dei giallorossi di saper imporre la propria idea di calcio sul campo dell’OL Parc.
“Dobbiamo fare il nostro gioco” ha detto il brasiliano in una intervista rilasciata per il Match Program ufficiale della sfida di Europa League. “Sarà molto difficile perché il Lione gioca in modo molto offensivo e dobbiamo quindi stare attenti. Però è una partita di 180 minuti e dobbiamo cercare di fare bene nella prima gara in Francia”.
Ecco qui di seguito una sintesi della sua intervista.
Crede che giocare la prima fuori casa sia un fattore positivo?
“Sì giocare la prima fuori casa per me è positivo. Ma il gioco che si fa dentro il campo, in teoria non cambia in casa o trasferta. Ma poi in casa è diverso… Dobbiamo provare a giocare in Francia come facciamo all’Olimpico”.
Cosa è accaduto nelle due ultime gare, dopo una striscia lunghissima di ottime prestazioni e molti risultati positivi?
“Nelle ultime due gare abbiamo fatto meno di quello che avevamo fatto prima e per questo abbiamo perso. Però anche i nostri avversari hanno meritato di vincere. Ora dobbiamo tornare a lavorare per tornare alla vittoria, il più velocemente possibile”.
Siamo in un momento intenso di impegni ma nei minuti finali della gara contro il Napoli si è visto che siete in buona condizione. Avete avuta una reazione di orgoglio che lo ha confermato…
“Sì è vero, nel finale della gara contro Napoli abbiamo dimostrato che non è colpa delle tante partite ravvicinate, che non siamo stanchi. Stiamo bene, dobbiamo tornare a giocare come abbiamo fatto negli ultimi dieci minuti, per tutta la partita. Abbiamo le qualità per pressare forte, per impressionare l’avversario, e dobbiamo fare sempre di più”.
Con tanti impegni così ravvicinati è più difficile mantenere la condizione mentale o quella fisica?
“Dobbiamo essere più forti nella testa. Il nostro compito è mantenere chiaro e forte il pensiero di vincere perché a volte le gambe non vanno a mille all’ora e la testa deve essere di aiuto. Non può e non deve essere una alibi per noi la stanchezza perché questo è il nostro lavoro, dobbiamo sempre essere al massimo”.
Come ti trovi nella capitale dopo un anno e mezzo di esperienza con il club?
“Mi trovo benissimo a Roma. Nulla che non vada. Se potessi scegliere io, ci rimarrei tutta la vita. Sento un po’ di Brasile qui…”.
Che momento sta vivendo personalmente?
“Sto vivendo il miglior momento della mia carriera, sono molto contento. Devo continuare così, posso crescere ancora, lavorando con umiltà so che posso fare di più, per arrivare più in alto possibile”.
Dall’esordio in maglia giallorossa ad oggi quanto è cambiato?
“Molto, quando sono arrivato nessuno mi conosceva. Oggi guardo indietro e mi accorgo che sono molto cambiato, sono contento di quello che ho fatto e voglio fare molto di più”.
Clicca qui per leggere l’intervista integrale di Emerson Palmieri al nostro Match Program ufficiale.
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