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Spalletti: “Ora dipende veramente tutto da noi”

Spalletti: “Ora dipende veramente tutto da noi”

“Ora dipenderà veramente tutto da noi e con l’Olimpico pieno, con la festa che ci sarà per salutare la squadra, credo che sarà veramente dura per chi verrà a giocare”

Il penultimo atto del campionato lascia contento Spalletti: la Roma, dopo essere passata in svantaggio due volte, ribalta il risultato al Bentegodi e vincono 5-3 sul Chievo. Se i giallorossi vinceranno domenica all’Olimpico contro il Genoa arriveranno secondi, ottenendo la qualificazione diretta alla Champions League della prossima stagione.

“Nessun rammarico, vincerle tutte diventa quasi impossibile”, ha dichiarato il tecnico toscano. “Nell’arco campionato ci sono momenti determinanti, ma hai fatto talmente tanta fatica per crearteli questi momenti determinanti che è quasi difficile portarteli a casa. Noi quest’anno non possiamo recriminare niente, oggi avevamo la possibilità di ricrearci la felicità a livello sportivo e ci siamo riusciti”.

Doppiette di El Shaarawy e Salah, condite dalla rete di Dzeko: la Roma ha saputo reagire in due occasioni al vantaggio del Chievo, per poi ribaltare definitivamente il risultato nella ripresa.

“Sarebbe meglio non sbandare, quando siamo stati sotto abbiamo rischiato di prendere altri gol, perché ci siamo sbilanciati. Quando la tensione sale e hai tutto da perdere come oggi ci si lascia coinvolgere un po’ e non ci vengono fuori le giocare, non riusciamo a dimostrare la squadra che siamo. Il Chievo ha fatto una partita libero di testa, contando sulle sue qualità, sulle verticalizzazioni, sulle palle improvvise fornite ai due attaccanti, entrambi allenati benissimo per giocare uno per l’altro. Non ci siamo fatti trovare un granché pronti in questi casi”.

La Roma però non ha mai perso la testa oggi: poteva succedere davvero di tutto con le loro ripartenze.

“Verissimo, quando siamo stati sotto sembrava difficile fare due gol per ribaltare risultato, abbiamo provato a fare qualcosa in più e il nostro equilibrio ne è stato intaccato, solo per quello ci hanno preso vantaggio in diverse occasioni”.

Sarà una gara importante anche per il suo futuro con la Roma quella con il Genoa? Le sue dichiarazioni di ieri sembravano virare verso un’apertura maggiore rispetto al passato.

“Basta collocare le parole nella tempistica giusta. Le parole di ieri come la interpretiamo? Erano solo dichiarazioni in vista della partita di oggi. Da un risultato tutto può cambiare: a Roma con un gol cambia tutto, la squadra diventa incredibile e poi diventa subito dopo una squadra di brocchi. Questa è squadra seria, di persone serie, che ha lavorato, che ha perso partite sanguinose che hanno lasciato un carico importante sulle spalle, ma piano piano ci siamo riorganizzati. Con questa vittoria possiamo dare un taglio importante alla stagione. Volete che vi faccio l’elenco delle squadre che non arriveranno seconde quest’anno? Potremmo partire dall’Inghilterra, con City e United. Secondo posto non vuol dire fallimento. Ora però noi dobbiamo essere concentrati. Per tutta la settimana ci siamo chiamati Rombo di nome e Chievo di cognome, in quella che verrà ci chiameremo 3-5-2 Genoa”.

Dzeko è a un passo da un record di gol con la Roma, ha funzionato stuzzicarlo?

“Dzeko ha fatto gol perché è una bella persona e un grande attaccante, non perché io gli ho detto qualcosa. Con i calciatori mi vedo una volta al giorno. Lui ha sofferto quando non riusciva a fare gol, è venuto da me e mi ha detto che non riusciva a capire quando veniva attaccato gratuitamente, non se lo spiegava. Poi ha fatto vedere le sue qualità di calciatore ed è stato importantissimo per noi: ha fatto vedere il centravanti completo che è: forte di testa, forte fisicamente a proteggere palla, diventa difficile tenergli testa anche perché è veloce per essere un numero 9. È un giocatore che può essere schierato in qualsiasi squadra”.

Dopo questo finale di campionato rinuncerebbe a El Shaarawy la prossima stagione?

“Lui ha fatto un campionato eccezionale, quando è stato chiamato in causa ha fallito poche partite. È chiaro che da parte mia potevo usarlo di più anche alla luce del finale che ha fato. Per alcuni l’allenatore bravo è quello che non fa danni, io ne faccio qualcuno in più rispetto a quelli bravi. Io sono innamoratissimo dei miei calciatori, abbiamo fatto un’annata bellissima in cui ci siamo detti le cose vere”.