Lorenzo Pellegrini si avvicina con determinazione alla sfida di sabato sera all’Olimpico contro il Napoli capolista a punteggio pieno.
“Scendiamo in campo con delle certezze ben precise. Siamo una squadra e un bel gruppo. Si può continuare a crescere. Sabato avremo uno scontro diretto per i primi posti. Il Napoli sta facendo benissimo, noi abbiamo iniziato bene. Dobbiamo continuare così per battere il Napoli e affrontare al meglio la sfida contro il Chelsea in Champions”.
Cesena-Roma: esordio in A a 19 anni. Ti ricordi bene quell'entrata in campo?
“È stata una emozione grandissima e totalmente inaspettata. Io mi allenavo spesso con la prima squadra ma non mi aspettavo l'esordio. Avevo fatto una buona rifinitura e il Mister Garcia mi disse che era molto contento. Poi siamo riusciti a vincere. Venivamo da qualche pareggio, la vittoria è stata la ciliegina sulla torta”.
Poi a Montella hai segnato il tuo primo gol in A. Cosa ricordi di quella rete?
“Anche quello rimarrà impresso sempre nella mente e lo ricorderò tutta la vita. Forse è stato ancora più bello dell'esordio. Erano le prime partite che giocavo al Sassuolo dopo un paio di mesi non avevo trovato molto spazio”.
Il primo gol con la Roma lo tieni per sabato contro il Napoli?
“Speriamo. È all'Olimpico e mi piacerebbe il primo gol casalingo, ma quando arriva arriva. Io ci provo sempre”.
Sembri vivere tutti gli elogi intorno a te con molta tranquillità. È solo un impressione?
“Cerco di rimanere sempre sereno. Se sono qui è perché non ho mai smesso di lavorare e l'obbiettivo è questo: lavorare e crescere. E qui a casa posso farlo ancora meglio”.
Cosa ha rappresentato e rappresenta Di Francesco per la tua crescita?
“Il mister è stato da subito importantissimo anche per darmi questa mentalità e questo modo di ragionare per cui non bisogna mai accontentarsi ma dare sempre di più. Ho un gran rapporto con lui e tutto lo staff”.
A chi ti sei ispirato da ragazzino come giocatore?
“Da piccolo facevo l’attaccante quindi non avevo un giocatore a cui mi spiravo di preciso. Ma Daniele, avendo famiglia di romanisti è stato sempre un punto di riferimento. Mi piaceva anche Ronaldinho, perché sembrava sempre divertirsi mentre giocava”.
Tra i tanti consigli che ti avrà dato anche Daniele De Rossi, quale ti è rimasto più nella testa?
“Ci capita spesso di parlare. Mi dice che a volte sono un po' troppo frettoloso nell’andare in avanti o a cercare il pallone giusto per mandare i compagni in porta. È importante ogni tanto anche gestire la palla per trovare quella giusta e respirare”.
Ora giochi con lui in nazionale. Però il tuo primo Mondiale passa per lo spareggio...
“Si sappiamo che quella di novembre è una sfida importantissima che ci potrà permettere per andare al Mondiale, da sempre il nostro obiettivo”.
Ci hai mai pensato che tre ragazzi del vivaio della Roma, tu, De Rossi e Florenzi, potrebbero trovarsi insieme al Mondiale?
“Si pensandoci è una cosa stupenda, più unica che rara. Prima di tutto dobbiamo far bene agli spareggi. Poi sarebbe bello andarci con Ale e Daniele, che prima di essere due calciatori fenomenali sono due persone fantastiche”.
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