Cosa è cambiato nel Bologna rispetto alla squadra dell’anno scorso e quali sono gli obiettivi stagionali?
“Nel Bologna quest’anno che c’è più consapevolezza nei propri mezzi, per una serie di fattori. Innanzitutto ci sono alcuni giocatori che sono al secondo anno di Serie A come Verdi e Di Francesco e sono più maturi, poi sono stati presi dei giocatori di esperienza come Poli e Palacio e infine sono arrivati dall’estero dei ragazzi come Helander che stanno dando il loro contributo. A livello di obiettivi la salvezza è la meta da raggiungere, non magari all’ultima giornata, ma con un po’ di anticipo: arrivare tra il decimo e il quattordicesimo posto, questo è realisticamente l’obiettivo del club”.
Con quale modulo e quali giocatori Donadoni schiererà la sua squadra sabato sera?
“Il Bologna scenderà in campo con il classico 4-3-3. Ma sarà una squadra molto rimaneggiata, visto che molti titolari non saranno della gara. Non ci saranno infatti per infortunio Palacio, Mbaye, Torosidis, Taider, Maglietta e poi in questi giorni si è fatto male anche il portiere titolare, Mirante. Quindi, credo che la formazioni di Donadoni sia la seguente: Da Costa tra i pali, in difesa Kraft e Masina sugli esterni e Gonzalez ed Helander al centro, i tre di centrocampo saranno Poli e Pulgar con la terza maglia che vede un ballottaggio tra Donsah e Nagy, infine davanti ci sarà Destro al centro con Verdi e Di Francesco sui lati”.
Quale sarà il giocatore chiave per il Bologna in vista della sfida alla Roma?
“Credo che indipendentemente da avversario e partita sarà sempre Simone Verdi, perché è il giocatore con più qualità, è ormai nel giro della Nazionale di Ventura ed è in sintesi quello che può accendere o spegnere la luce nel gioco offensivo del Bologna. Poi una citazione a parte la faccio per Mattia Destro che deve ancora trovare il gol in questo campionato, che ha giocato poco ma che so che tiene sempre a fare bene contro la sua ex squadra”.
Se potessi togliere un giocatore alla Roma quale toglieresti?
“Dico Radja Nainggolan, che a centrocampo può fare davvero la differenza. E’ un giocatore forte, vero, ha grande grinta e allo stesso tempo una tecnica importante. Pericoloso in fase di inserimento e in fase di interdizione. Un giocatore completo e secondo me fantastico: se potessi quindi, tra i tanti campioni, toglierei lui alla squadra di Di Francesco”.
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