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Di Francesco: “Se c’era una squadra che meritava di vincere era la Roma”


Eusebio Di Francesco ha commentato così la sconfitta per 3-1 allo Stadio Olimpico contro l’Inter. I giallorossi, passati in vantaggio nel primo tempo con Dzeko, si sono visti rimontare dagli ospiti che hanno conquistato i tre punti grazie alla doppietta di Icardi e alla rete di Vecino

“Se c’era una squadra che meritava meritare di vincere e di stare avanti era la Roma e basta”.

Eusebio Di Francesco ha commentato così la sconfitta per 3-1 allo Stadio Olimpico contro l’Inter. I giallorossi, passati in vantaggio nel primo tempo con Dzeko, si sono visti rimontare dagli ospiti che hanno conquistato i tre punti grazie alla doppietta di Icardi e alla rete di Vecino.

Ma la protagonista del campo, stasera, è stata senza dubbio la Roma.

“Dico che per 70 minuti ho visto una Roma non bella, ma bellissima: sotto tutti i punti di vista”, ha dichiarato il tecnico al termine della partita. “Brava ad aggredire e ad abbassarsi al momento giusto, brava a recuperare palla nella loro metà campo creando difficoltà. Non siamo stati cinici se consideriamo la mole di gioco creata. Ci sono stati sicuramente dei passi in avanti ed è un peccato per il risultato. Ovviamente si penserà soltanto alla sconfitta ora, ma io guardo la prestazione di squadra che è stata eccellente, togliendo gli ultimi 18 minuti”.

Come se la spiega questa partita?

“Palo dentro, palo fuori, ci vuole un pizzico di fortuna che l’Inter secondo me ha avuto: purtroppo c'è stato il demerito di non aver chiuso la partita prima e di aver fatto qualche errore nel primo gol subito. Peccato perché siamo stati una squadra quasi perfetta. Abbiamo tenuto la partita in mano, con un buon palleggio, un’attenta linea difensiva: siamo stati ingenui sull’1-1 che ha cambiato la gara. Il problema di fondo è che abbiamo avuto tante occasioni e non abbiamo fatto gol. Domenica tutti si sono lamentati perché abbiamo giocato male ma vinto, oggi invece abbiamo giocato bene ma non abbiamo vinto. Decidete qual è la cosa giusta, anche se queste sono solo discorsi che vengono portati via dal vento”.

Forse dal mercato servirà più un difensore che un attaccante?

“Stasera non è il momento di parlare di mercato. Fino al 70’ la linea difensiva, che avevo schierato con un centrale mancino come esterno di destra, se l’è cavata benissimo. Quello che non mi è piaciuto è che ci siamo disuniti, abbiamo perso l’equilibrio non potendoci giocare la partita fino alla fine. Non è stato un atteggiamento da grande squadra che dobbiamo avere in quei momenti della gara. Ma se analizziamo quello che hanno fatto in generale i difensori, tranne nell'1-1, per il resto si sono mossi veramente bene. Abbiamo messo tutto quello che dovevamo mettere in campo, non chiudendo la gara che meritavamo di chiudere prima”.

C’è stato un episodio dubbio per un rigore non assegnato a Perotti secondo lei?

“Io dico solo che se non dai rigore in quel caso non devi dare nemmeno angolo, l’assurdità è che è stato dato l’angolo. Era sull’1-0 per noi e certe cose determinano lo svolgimento delle gare”.

Cosa le ha detto Spalletti a fine gara?

“Luciano mi ha detto che se avessi fatto gol nelle occasioni dei tre pali avrei vinto la partita. Ha detto una sacrosanta verità. Ha però ragione la squadra che vince e che fa gol. Dobbiamo leccarci le ferite e ripartire da questi atteggiamenti, da come abbiamo tenuto la palla, da come abbiamo aggredito gli avversari”.

Quanto può crescere ancora questa squadra? Forse bisogna lavorare sul blackout che c’è stato negli ultimi minuti?

“Hanno messo tutto quello che dovevano mettere in campo. Come ho detto ai ragazzi, negli ultimi 15 minuti dovevamo avere la capacità di restare in equilibrio, ricreando delle situazioni pericolose. Prendendo il secondo gol, poi, l’Inter a livello di testa ha guadagnato tanto ed è stata brava a ripartire in contropiede per farci male”.