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Opta Focus - Scopriamo di più sullo Sheriff di Bordin


Riparte la missione Europa League per la Roma. Dopo le due finali europee conquistate nelle ultime due stagioni i giallorossi mettono nel mirino l’ultimo atto di Dublino per riscattare la sconfitta della passata stagione con il Siviglia a Budapest.

Sarà un percorso lungo e tortuoso quello che attende i giallorossi, un’avventura che partirà giovedì 21 settembre alle 18.45 nella lontana Transnistria contro lo Sheriff Tiraspol. 

La Roma sarà la seconda avversaria italiana che i moldavi affronteranno nelle principali competizioni Uefa: la prima, l’Inter, ha sconfitto sia all’andata sia al ritorno i bianconeri nella fase a gironi della Champions League 2021-22. Per i ragazzi del mister italiano Roberto Bordin questa sarà la sesta partecipazione alla fase a gironi di Europa League, competizione che per la verità non è mai stata particolarmente fortunata: nelle cinque precedenti edizioni in cui è stato coinvolto (2009-10, 2010-11, 2013-14, 2017-18, 2022-23), infatti, lo Sheriff non ha mai ottenuto la qualificazione alla fase finale del torneo. 

Lo scorso anno i moldavi arrivarono terzi nel difficile gruppo E, alle spalle di Real Sociedad e Manchester United e davanti all’Omonia Nicosia, collezionando due vittorie e quattro sconfitte nelle sei partite disputate. Lo Sheriff, tuttavia, sembra piuttosto a suo agio nelle coppe europee ultimamente: in queste competizioni i moldavi hanno perso solamente una delle ultime sette partite affrontate, tutte giocate tra le fasi preliminari di Champions ed Europa League di questa stagione, mantenendo però la porta inviolata solo due volte nel parziale.


Dominante in campionato, meno in Europa

Lo Sheriff Tiraspol sta attraversando un buon momento di forma in campionato: nella principale lega moldava i bianconeri si trovano infatti in testa alla classifica dopo cinque giornate a pari merito con Milsami Orhei e Zimbru Chișinau, con quattro vittorie e una sconfitta (12 punti conquistati). 

Gli uomini di Bordin registrano inoltre il miglior attacco – 13 gol, almeno sei più di qualunque altra avversaria – e la seconda miglior difesa con appena tre reti incassate, solo una in più proprio dello Zimbru. In Europa l’atteggiamento dei moldavi era stato invece molto diverso come dimostrano i dati della passata stagione: nella scorsa fase a gironi dell’Europa League (condotta con un altro allenatore), infatti, lo Sheriff è stata la squadra che ha mantenuto la media di possesso palla a partita più bassa in assoluto (32.3%) e quella che ha registrato la percentuale di passaggi mandati a buon fine minore (71.7%). 

I bianconeri hanno adottato uno stile di gioco puramente speculativo in Europa League l’anno passato, risultando peraltro la formazione con più lanci lunghi tentati – 140, almeno 30 in più di qualunque altra squadra – e al contrario quella con meno sequenze da 10 o più passaggi effettuate nelle sei sfide della fase a gironi (appena 13), momento della competizione in cui i moldavi sono stati anche ultimi per numero di progressioni palla al piede: appena 242.


Badolo è il perno, che piede Koval

Lo Sheriff è cambiato moltissimo a livello di organico rispetto alla passata stagione: oltre a Roberto Bordin, subentrato in panchina lo scorso gennaio, sono arrivati ben 15 nuovi giocatori. Una vera e propria rivoluzione per i moldavi, alla quale sono tuttavia “sopravvissuti” alcuni giocatori importanti. Uno dei perni del club moldavo è certamente il centrocampista Cedric Badolo, che lo scorso anno in Europa League è risultato primo tra le fila bianconere per numero di occasioni create (nove), passaggi effettuati (176) e duelli vinti (30), nonché secondo per contrasti a buon fine  (10 sui 14 tentati). 

Ancora presente anche il portiere Maksym Koval, che è stato a tutti gli effetti nella passata edizione della competizione la principale fonte di gioco del club moldavo: dei 140 lanci lunghi effettuati in totale 59 sono partiti proprio dal piede dell’estremo difensore ucraino, un record nella fase a gironi dello scorso torneo nonché quasi quattro volte tanto il compagno di squadra più vicino in questo particolare dato (a 15 Radeljic). 

In questa stagione nella massima serie moldava, invece, lo Sheriff è l’unica formazione a contare almeno due giocatori con almeno tre reti all’attivo: il centrocampista marocchino e capitano Amine Talal e l’esterno brasiliano Luvannor, ex Cearà.

Iacopo Erba - Redazione Opta