I lombardi sono i fanalini di coda in classifica, in compagnia dei corregionali della Cremonese: proprio la squadra di Alvini su questo campo ha rimediato la sua seconda sconfitta stagionale.
Seppure il pronostico – anche in questo caso – sorrida alla squadra di Mourinho (finora un 2-0 in trasferta nel dicembre 1951 e un 1-0 in casa nell’aprile 1952, nei due precedenti contro i biancorossi in Serie B), vietato sottovalutare qualsiasi avversaria, soprattutto tra le neopromosse, sempre più inclini a giocarsi la posta in gioco a viso aperto.
Il Monza è a caccia di punti sia per invertire l’inerzia negativa di questo avvio stagionale, sia per evitare di incassare quattro ko di fila nelle prime quattro partite di Serie A, eguagliando la striscia del Benevento nel 2017-18. Il club lombardo ha infatti perso nel primo turno contro il Torino (2-1), nel secondo contro il Napoli (4-0) e nel terzo contro l’Udinese, anche se con i friulani, l’1-1 era durato per 77’, fino alla rete di Udogie a completare la rimonta bianconera.
Altra ragione che stimolerà ulteriormente gli undici di Stroppa è senza dubbio il conto delle reti subite. Il Monza è la squadra con il peggior passivo finora (otto subite) e – nonostante sia la vigilia della quarta giornata – l’efficacia della fase difensiva è preoccupante, considerato che due delle quattro squadre che nello scorso campionato hanno incassato almeno otto gol dopo tre partite sono poi retrocesse (Genoa e Cagliari).
Nonostante, dopo le prime tre giornate, solo Sampdoria (0) ed Empoli (1) abbiano segnato meno gol rispetto al Monza (due) la squadra lombarda non rinuncia mai alla fase offensiva, che preferisce sviluppare sulle corsie laterali.
I lombardi sono infatti terzi per percentuale di cross su azione portati a buon fine (37.8%, alle spalle di Torino al 37.9% e Sassuolo al 42%). Gli undici di Stroppa hanno completato 14 dei 37 cross su azione tentati e in questa speciale classifica è Samuele Birindelli l’uomo da marcare: 12 infatti i suoi cross su azione totali, sei dei quali andati a buon fine.
Altro punto su cui i biancorossi potrebbero puntare è la precisione nei passaggi, che li vede – in percentuale – tra le prime sei formazioni di questa Serie A in virtù di un significativo 85.2% (1130 passaggi completati su un totale di 1326).
Tra gli osservati speciali del match, per la difesa della Roma, il primo nome sul taccuino non può non essere quello dell’ex Gianluca Caprari, che in giallorosso conta solo quattro partite in Serie A, ma che allo stesso tempo vanta ben quattro reti contro la squadra capitolina nel torneo – solo contro la Fiorentina (cinque) ha fatto meglio nel massimo campionato.
L’attaccante ha servito un assist finora nelle prime tre presenze con il suo nuovo club, ma il gol manca da sei partite nella competizione e in Serie A (tra ottobre e novembre 2021 l’ultima striscia di sette presenze di fila a digiuno).
Secondo nome a cui prestare attenzione nella sfida dell’Olimpico è quello di Andrea Petagna: il classe ‘95 ha realizzato tre reti contro la Roma in Serie A e solo contro Lazio (quattro) e Atalanta (cinque) ha fatto meglio nella massima serie.
L’affinità col gol non l’ha certo persa l’ex Napoli, che proprio nel match al “Maradona” dello scorso 21 agosto aveva siglato la sua prima marcatura in biancorosso, annullata poi per fuorigioco.
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