“Un anno fa ho perso un grande amico. Oggi ho l'onore di celebrare la sua memoria al Museo FIFA di Zurigo, con amici Junior e Bruno Conti. Paolo Rossi non è stato solo un esempio di atleta, ma di talento e amicizia. Bambino D'Oro ci ha conquistato con il suo modo allegro di vivere e giocare a calcio, ma, soprattutto, con la sua simpatia. Grazie, Paolo, sei eterno”.
Falcao, inoltre, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha raccontato il rapporto che lo legava a Paolo Rossi: “Gli ho sempre detto che quel giorno ha segnato il suo unico gol da fuori area e che noi come minimo meritavamo di pareggiare perché più forti. Poi, però, quando Paolo ci ha eliminato ho tifato per l’Italia, perché con quella vittoria ha attenuato la nostra amarezza”.
E ancora: “In campo lo ricordo poco perché lui non si vedeva mai e sbucava all’improvviso per segnare i suoi tipici gol, anticipando tutti. Ci siamo conosciuti bene quando ha smesso di giocare, e ha partecipato con noi alle partite delle leggende in giro per il mondo”.
Infine, doveroso un passaggio sulla Roma: “Con l’Inter non abbiamo giocato bene. Dico abbiamo perché mi sento sempre della Roma. Bisogna dare tempo a Mourinho di lavorare perché è appena arrivato e non si può pretendere di vincere subito”.
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