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    Visti dall'avversario: Udinese


    Le impressioni del giornalista friulano Pietro Oleotto alla vigilia della trasferta dell'Udinese all'Olimpico con la Roma

    Pietro Oleotto è uno degli inviati del Messaggero Veneto. E per questa storica testata del Nord-est italiano, segue l'Udinese. "Da 26 anni", ci tiene a precisare il giornalista.

    Queste sono le sue impressioni alla vigilia della trasferta all'Olimpico con la Roma.

    La sconfitta per 4-0 con il Napoli lascia qualche strascico in casa Udinese?

    "Può essere che qualche sicurezza sia venuta meno, certo. Io ho visto una squadra piatta, che non ha saputo reagire alle difficoltà. Strano, perché l'Udinese di Gotti ha sempre dimostrato carattere. Sotto questo punto di vista, mi aspetto una reazione a Roma".

    E tatticamente, invece, che partita si attende?

    "Come il Napoli, anche la Roma gioca normalmente con il 4-2-3-1. E l'Udinese fa fatica contro questo modulo, per la tipologia dei suoi esterni di fascia: Molina da una parte e Larsen dall'altra. Le ripartenze dell'Udinese, le occasioni migliori, nascono dai loro piedi. Questa sarà quindi la chiave tattica del match".

    Qual è il punto di forza dell'Udinese?

    "La duttilità di determinati giocatori. Una duttilità che consentirà a Gotti di schierare una punta sola, trasformando il 3-5-2 in un 3-5-1-1. A occhio, il centravanti sarà Pussetto".

    Con Pereyra alle spalle?

    "Sì. Farà il tergicristalli tra la trequarti e il centrocampo, il cui perno centrale sarà Walace. Come spiegavo prima, i rischi maggiori per la Roma deriveranno dal contropiede bianconero: quando partono Molina, Pussetto e Pereyra, l'Udinese è molto pericolosa. La maggior parte dei gol ha origine dalle ripartenze".

    Quale calciatore toglierebbe alla Roma?

    "Sinceramente, le leverei Mourinho. Mi ha sempre trasmesso l'idea di essere una persona razionale, a dispetto di un istinto che lo porta a correre sotto la Curva. Possiede un background calcistico unico. E la folla lo ama".

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    E qual è invece l'insostituibile di questa Udinese?

    "Pereyra. Sia per il ruolo ibrido - a metà tra centrocampo e attacco - sia per l'esperienza. Si è sobbarcato sulle spalle l'eredità di De Paul, anche se non è De Paul".

    Ci fa un pronostico?

    "Fate tutti gli scongiuri del caso, ma vincerà la Roma. Ho sentito quello che ha detto Mourinho in conferenza stampa e mi sono convinto che per la Roma non sia possibile un risultato diverso dalla vittoria. I giallorossi partiranno forte e incanaleranno subito la partita sul binario giusto".