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    Le parole di mister De Rossi dopo il match con il Napoli


    La Roma esce imbattuta dal “Maradona” grazie a un gol di Abraham, che pareggia il 2-1 di Osimhen su rigore.

    Ecco cosa ha detto mister De Rossi nel post partita.


    Con quali sensazioni va via da questo stadio: quanto vale questo punto?

    “Vale uno in classifica, e non vale troppo dal punto di vista del morale, perché non è accompagnato da una prestazione così convincente. Ripeto, non avevamo fatto male con il Bologna: avevamo avuto qualche occasione e gli episodi ci erano girati tutti nella maniera sbagliata, mentre oggi, anche se hai preso un punto in più rispetto alla sfida con il Bologna, hai fatto una partita sottotono, contro una squadra che però è tanto forte. 

    Per vincere avremmo dovuto fare una prestazione davvero super, ed evidentemente non eravamo in grado di farla contro una squadra così. 

    Loro l’hanno preparata in maniera particolare, in un momento difficile hanno tirato fuori l’orgoglio dei campioni, di calciatori veramente difficili da affrontare”.

    Azmoun ha preso il rigore e Tammy l’ha pareggiata: il loro contributo è stato positivo, sei d’accordo?

    “Sì, perché gli episodi fanno la differenza nel calcio, in positivo e in negativo, e loro sono stati protagonisti di questi episodi. Ci hanno aiutato come hanno potuto. Anche loro potevano fare meglio, anche se Tammy è entrato alla fine. 

    Si può fare sempre meglio, però io sono contento degli attaccanti che ho. Non era una partita facile. Quando giochi contro squadre così forti, il primo pensiero è levargli la palla. Levargliela non quando ce l’hanno loro, ma quando ce l’hai tu: levargli il ritmo e levargli la possibilità di arrivare vicini alla nostra area, perché poi si percepiva che potevano essere pericolosi quando prendevano palla, con tutti questi giocatori di qualità.

    E secondo me, non abbiamo tenuto bene la palla, perché avremmo potuto fare qualcosa di più, qualcosa di meglio. E anche la prestazione degli attaccanti sarebbe stata molto più positiva”.

    La cosa fondamentale è che siate sempre dentro le partite, e anche in questa, super sofferta, hai pareggiato perché sei sul pezzo.

    “Stiamo facendo le cose per bene per quanto riguarda spesso le prestazioni e soprattutto i risultati, perché la marcia è abbastanza positiva da quando sono arrivato, e sono soddisfatto anche dell’atteggiamento. Ci sono quelle squadre che, quando giocano male perdono sempre e ci sono quelle che, quando non giocano molto bene, alla fine hanno un po’ di cuore, un po’ di testa, un po’ di esperienza per portare a casa almeno un pareggio. 

    Non abbiamo coperto benissimo la palla, nel secondo tempo abbiamo concesso un po’ troppa profondità a un giocatore che ogni tanto se la trova, di prepotenza, perché è tanto più veloce di tutti (Osimhen, ndr). Ho rivisto adesso l’occasione dell’uno contro uno sulla fascia, non sembrava nemmeno così pericolosa sul momento, ma possiamo fare meglio anche in quelle circostanze. 

    (Gli viene mostrato il replay del salvataggio di Mancini su Osimhen, ndr). Ecco, qui Mancini salva un gol già fatto. Ho dei calciatori che, anche in partite non eccezionali, stanno dentro la nostra stagione: ossia, hanno voglia di tirare fuori qualcosa da questa stagione, sapendo che sarà difficilissimo. 

    Sta per iniziare un altro trittico di match ancora più difficile. Abbiamo Leverkusen, Juve, Leverkusen, Atalanta… Senza dimenticare le ultime due (con Genoa ed Empoli, ndr) che speriamo siano intervallate dalla finale di Europa League.

    È dura, ce lo diciamo, lo sappiamo, ma basta dircelo troppo, perché dobbiamo trovare le forze per fare i punti che ci serviranno per arrivare in Champions o per vincere l’Europa League”.

    Come si fa a colpire, a battere il Bayer Leverkusen?

    “Onestamente, io ritenevo molto forte anche il Milan, avevo paura anche del Brighton e del Feyenoord, perché sono squadre un po’ simili perché in comune avevano il fatto che volevano giocare a calcio e preparare le partite contro delle squadre che vogliono giocare a calcio è un po’ più difficile. 

    Uno degli ingredienti sarà fare una partita molto attenta in fase difensiva, ma soprattutto, come sempre contro le squadre che giocano a calcio, farla girare senza palla. Questa è sempre stata una soluzione interessante, perché hanno calciatori molto bravi, che palleggiano bene, che hanno tante armi offensive, e se gli levi la palla si innervosiscono, perdono equilibrio, perdono ordine. 

    Dovremo provare fare entrambe le fasi in maniera perfetta perché, se non perdono mai, e soprattutto se hanno il cuore di pareggiarne venti, se non sbaglio, all’ultimo secondo, vuol dire che hanno qualcosa di speciale. Sono imbattuti, ma non esistono gli imbattibili”.