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Zi' Pino e quella bandiera che non ha mai ammainato


La bandiera della Roma che sventola dal 1983: parla il romanista che l'ha issata

Giuseppe ha issato il vessillo nel 1983. "Sole, pioggia o vento, io questa bandiera non l'ho mai tolta in 37 anni". Monteverde Nuovo. In questa stradina a due passi da piazza San Giovanni di Dio tutto profuma di Roma. Pure l'aria. Qui sventola l'AS Roma.

Zi' Pino, all'anagrafe Giuseppe Caretti - "ma a Monteverde mi conoscono tutti come Zi' Pino" - ha 83 anni. Ha lavorato una vita in uno studio odontotecnico.

Questa bellissima storia d'amore è stata rivelata dal quotidiano Il Romanista. Al nostro sito, Zi' Pino racconta come questo amore è sbocciato.

Come mai non ha tolto quella bandiera in 37 anni?

"Perché io sono nato qua. Sono cresciuto in questo palazzo con mia madre Vittoria, che ha tifato Roma fino alla morte. Se n'è andata a 100 anni e 6 giorni. La seconda bandiera (quella con il Lupetto, ndr) è invece molto più recente. Per renderle entrambe maggiormente visibili, ho persino potato l'albero".

Qual è la sua Roma più bella?

"Quella di Falcao e Liedholm. Ce l'ho nel cuore. Certo, anche la Roma di Francesco Totti è stata sublime. Ma la mia Roma di sempre è quella dell'82-83".

C'è un aneddoto in particolare che le torna in mente?

"Ne ho tantissimi. Ricordo quando Francesco Rocca in ritiro si alzava alle 5 del mattino per andare a fare footing. Dopo tante operazioni aveva il ginocchio martoriato, eppure non rinunciava ad allenarsi. Una persona meravigliosa".

Qual è il giocatore che ha amato di più?

"Al primo posto c'è Falcao. Poi Francesco. L'immenso Francesco Totti".

Cos'è la Roma per lei?

"La Roma è mamma. È un qualcosa che porti nel cuore, della quale non ti puoi mai dimenticare e che trasmetti ai tuoi figli. E ai tuoi nipoti. La Roma è l'anagramma di amor. La Roma è unica al mondo".