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Mancini: “Un’emozione sentire il mio nome urlato all’annuncio del gol”


“Lo cercavo da tanto, davanti a questi tifosi”, ha commentato il difensore arrivato in estate dall’Atalanta. “È stata un’emozione sentire il mio nome urlato all’annuncio. È un giorno che ricorderò a lungo”.

Le prime due reti di oggi sono arrivate da due difensori: quanto conta l’abilità in zona gol?

“Può essere importante per un difensore saper trovare la via del gol ma principalmente dobbiamo pensare a difendere e a non far segnare gli avversari. I nostri gol aiutano ma davanti abbiamo grandi giocatori in grado di risolvere le partite. Oggi abbiamo sbloccato io e Chris ed è andata bene”.

A proposito di te e Smalling avete accettato di difendere anche in uno contro uno oggi: che intesa c’è tra voi?

“L’intesa è forte, ci alleniamo e lavoriamo molto con i compagni di reparto e l’allenatore. Sapevamo che il Brescia avrebbe lasciato due attaccanti alti e io e Chris ce la siamo giocata senza paura anche in uno contro uno, il calcio è fatto di duelli e bisogna anche accettarli”.

Ci avevi preso gusto a fare il centrocampista?

“Il ruolo l’ho affrontato nel migliore dei modi, eravamo in situazione di emergenza, sono giovane, ho ancora tanto da dimostrare e ci ho messo tutto me stesso per aiutare i compagni. Certamente mi sento più a mio agio da difensore, quello è il mio ruolo. A centrocampo siamo anche messi bene, è giusto che giochino i miei compagni”.

Per un giovane italiano, quanto è importante la fiducia dell’allenatore per potersi affermare?

“Noi giovani italiani stiamo giocando sempre di più, io ho avuto la fortuna di essere allenato da Gasperini che lancia tanti giovani e ora da Paulo Fonseca. Quando sono arrivato a Roma mi ha spiegato tante cose, sapeva che venivo da un tipo di calcio molto diverso e all’inizio qualche difficoltà l’ho avuta. Lavorando al massimo ogni giorno, con l’aiuto dei video e dello staff del Mister posso solo migliorare. Devo dire grazie anche ai miei compagni”.