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    De Rossi: “Ne usciamo tutti insieme, c’è ancora il ritorno”


    Mister De Rossi ha commentato così l’andata delle semifinali di Europa League con il Bayer Leverkusen.

    Cosa vi è mancato stasera?

    “Abbiamo giocato contro una squadra forte, con cui se vai in svantaggio è poi difficile da recuperare, per la loro gestione palla e perché siamo stati un po’ frenetici dopo il primo gol. Penso che la prestazione sia stata fatta correttamente, nel primo tempo mi è piaciuto il fatto che eravamo molto aggressivi e riuscivamo a recuperare palla velocemente, e li costringevamo a calciare. Era un po’ quello che avevamo preparato.

    Tante partite in Europa le abbiamo sbloccate subito e hanno girato dalla parte nostra, mentre oggi è andata un po’ al contrario”.

    Gli errori fanno parte del mestiere, ma quello di Karsdorp è stato lo “Sliding doors” della serata?

    “Il calcio è fatto di episodi, saremmo scorretti su puntassimo il dito su un errore fatto oggi, quando magari altre partite le abbiamo vinte per degli errori o per delle imprecisioni degli altri. Ci sta, fa parte del gioco. Ne usciamo tutti insieme, abbiamo ancora la gara di ritorno.

    A volte, gli episodi fanno girare le partite in una direzione o nell’altra. Però, anche lì (dopo l’errore di Karsdorp, ndr) mancavano 60 minuti, e avremmo potuto fare tante altre cose. Abbiamo avuto anche le occasioni per riuscirci. All’ultimo secondo ne abbiamo avuta una incredibile per poter andare a giocare a Leverkusen con un passivo diverso. Oggi, era la serata loro. È l’anno loro. Sono una squadra di grande qualità. E il fatto di essere passati in vantaggio, li rende ancora più pericolosi, perché hanno una gamba impressionante in contropiede”.

    L’occasione di Abraham nel finale poteva darvi più respiro per il ritorno.

    “Ogni gol nelle sfide di andate e ritorno può avere una valenza incredibile. Oggi, dopo poco avremmo potuto essere in vantaggio: abbiamo colpito una traversa. Magari, al ritorno potremmo sbloccarla noi e potrebbe cambiare la partita, a nostro favore.

    Io ci credo molto. Ovviamente, è una gara difficile contro una squadra forte. Sappiamo benissimo che non sarà facile, ma non molliamo”.

    Quali sono gli errori da non commettere al ritorno e pensi di fare qualche cambiamento?

    “Qualcosa cambieremo, anche perché abbiamo tante partite in poco tempo. Ci sono delle scelte da fare. Puoi andare meno forte a prenderli, però ti palleggiano comunque. Il fatto di andare forte ti espone al pericolo dei giocatori che hanno più spazio alle spalle della nostra difesa: calciatori velocissimi, di qualità.

    Contro le squadre forti devi fare una scelta, e secondo me la scelta nel primo tempo stava pagano. Abbiamo preso il gol su una palla che era in nostro controllo. E poi, quando vai sotto, si possono fare tante cose meglio: abbiamo preso il secondo gol con il Bologna e anche in quel caso siamo andati un po’ troppo dietro l’emotività. Dobbiamo essere più lucidi. Ma dal punto di vista della prestazione, dell’atteggiamento, dell’attaccamento, i ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare.

    A Leverkusen faremo ancora la nostra partita, ne sono sicuro. Sperando che gli episodi ci girino di più a favore”.

    L’attacco molto mobile del Bayer ha creato problemi a Smalling, ma soprattutto lo ha fatto la loro flessibilità difensiva ancora più sviluppata, visti gli uomini a disposizione: quanto vi ha sorpreso? E come si può aggirare?

    “La partita che avevamo preparato era questa. Nella maggior parte delle gare che avevamo visto, c’era un centravanti di ruolo, Schick o Boniface, e poi ce n’erano, con il Bayern Monaco e con il Borussia Dortmund, avversari che probabilmente loro temevano o consideravano forti in fase offensiva, nelle quali avevano giocato così.

    Sapevamo che sarebbero stati ancora più chiusi nel caso in cui avessero fatto questa formazione. Queste squadre le scardini con grande pulizia di gioco, con un grande scorrimento palla e con un grande uno contro uno, di gamba, di velocità, attaccando lo spazio. Perché loro, quando si chiudono e tu perdi palla, ti ripartono. Sanno giocare sia in costruzione che di contropiede. Sono una squadra difficile da affrontare, lo hanno dimostrato per tutto l’anno. Ma ripeto, ora la rianalizzeremo meglio, ma penso che nel primo tempo abbiamo fatte le cose corrette”.

    Loro sono velocissimi su palla verticale: come si neutralizzano, come si fa ad arginare questa loro forza fisica?

    “Questa forza non la argini tanto, hanno una gamba diversa rispetto a noi, hanno costruito una rosa improntata tanto sulla fisicità, sulla velocità. Noi, magari, abbiamo più tecnica, e quindi essere bravi a prendere il tempo giusto quando la palla ce l’hanno loro.

    Non dobbiamo lasciargli lo spazio per fare tante rotazioni: più li attacchi forte e meno ruotano. Ovviamente, più li attacchi forte e più hanno spazio alle spalle della difesa, e lì dobbiamo essere praticamente perfetti”.