"A livello di singoli forse è la Roma più forte in cui ho giocato” ha esordito Florenzi nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. “Siamo un’ottima squadra, stiamo migliorando giorno dopo giorno e vogliamo ottenere grandi risultati”.
Cosa ha la Roma attuale in più rispetto al passato?
“A livello di gruppo siamo molto cresciuti e abbiamo un obiettivo comune: portare più trofei possibili in città”.
Come siete riusciti a mettere le cose a posto in campionato dopo un inizio stagione così così?
“I risultati altalenanti che abbiamo avuto ad agosto e settembre non erano veritieri perché avevamo giocato un buon calcio e non avevamo sfruttato le occasioni create. Adesso siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così”.
Il migliore attacco in Serie A è un biglietto da visita sufficiente per considerarvi favoriti per lo Scudetto?
“Quest’anno ci sono tante squadre che si giocheranno il titolo e una cosa del genere in campionato non accadeva da tanto tempo. Per vincere l’attacco è fondamentale ma bisogna anche prendere meno gol possibili”.
Quale è l’anti-Roma?
“Il Napoli, Ha un ottimo allenatore e grandi individualità”.
Cosa pensi del Bologna avversario di sabato?
“Donadoni ha cambiato poco, ma ha saputo toccare i tasti giusti visto che con lui sono arrivati 6 punti in 2 incontri. Troveremo un Bologna galvanizzato e sarà dura, ma noi dobbiamo vincere a tutti i costi”.
In carriera hai già segnato tre gol al Bologna, punti al poker?
“In effetti è la mia squadra portafortuna e spero di continuare la mia striscia positiva”.
Che partita ti aspetti invece al Camp Nou la prossima settimana in Champions League?
“Sarà sicuramente difficile. Loro sono la squadra più forte del mondo, ma contro il Barcellona all’Olimpico abbiamo fatto un grande exploit. In Spagna andremo senza paura, decisi a sfruttare le occasioni che avremo”.
A proposito di Barcellona, quante volte hai rivisto la rete da 55 metri contro i blaugrana, una prodezza che è anche in corsa per il premio di gol dell’anno?
“Spesso e ogni volta mi vengono in mente tutti gli istanti prima di scoccare il tiro. E’ andato tutto magicamente”.
Quante possibilità ha la Roma di passare il turno in Champions?
“Dipende dalle prossime due partite, dal nostro atteggiamento. Servono punti contro Barcellona e Bate Borisov”.
Senza qualche errore in difesa a Borisov e Leverkusen adesso sareste già al sicuro…
“Gli errori sono della squadra, non solo della difesa. Si attacca e si difende in 11”.
Dalla Roma all’Italia: quale è il vostro obiettivo in vista degli Europei?
“Puntiamo a qualcosa di importante, ma per riuscirci non dobbiamo avere paura. Nella gara di martedì contro a Romania ad esempio sul 2-1 avremmo dovuto tirar fuori qualcosa in più per non subire il pari e invece…”.
Cosa ha portato Conte in azzurro?
“Ero stato in Nazionale anche con Prandelli e mi ero trovato bene anche con lui. Conte è un grande allenatore, guarda ad ogni minimo dettaglio perché sa che un dettaglio può cambiare una partita e una stagione”.
Ci sono similitudini tra lui e Garcia?
“Rudi è uno che ti parla sempre in faccia e ti dice quando le cose vanno bene e quando vanno male. Ti supporta e ha avuto un grande approccio con tutti noi".
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