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Visti dall’avversario: Sassuolo

Visti dall’avversario: Sassuolo

Stefano Fogliani, collaboratore de La Gazzetta dello Sport e del Resto del Carlino di base in Emilia, ci racconta in quale modo i neroverdi arrivano alla sfida del Mapei Stadium confessandoci quale giocatore della Roma i tifosi del Sassuolo devo temere in vista della sfida di questa sera…

Siamo arrivati alla quarta gara del girone di ritorno: come giudichi questa prima parte di stagione del Sassuolo?

“Una buona prima parte di anno, in linea con le aspettative della dirigenza e della piazza. La squadra ha infatti accumulato 33 punti in 22 gare mantenendosi ormai da diverse giornate in maniera costante al settimo posto in classifica, ovvero a ridosso di quelle che sono le squadre più attrezzate e blasonate della Serie A. Il club ha così in questo modo valorizzato ulteriormente una rosa fatta principalmente di giocatori giovani e italiani, centrando poi anche dei risultati di prestigio in grado di garantire visibilità al Sassuolo e dare ulteriore lustro al trend positivo che la società sta portando avanti negli ultimi anni. Gli uomini del tecnico Eusebio Di Francesco possono infatti vantare una doppia vittoria sulle prime due della classe, ossia Napoli e Juventus, obiettivo che difficilmente riuscirà ad essere raggiunto da altre squadre in questa stagione”.

Come stanno giocando i nuovi acquisti di questa estate?

“Il Sassuolo non ha cambiato moltissimo tra giugno e agosto, investendo principalmente sull’attaccante francese ghanese Grégoire Defrel e sul centrocampista Alfred Duncan, provenienti rispettivamente da Cesena e Sampdoria. Il loro rendimento al momento non va oltre la sufficienza, perché a dire il vero finora quello che il Sassuolo sta facendo di buono lo sta ottenendo grazie all’ossatura della squadra della scorsa stagione. I nuovi acquisti hanno sì aggiunto qualità, ma il loro contributo, seppur importante, non è ancora risultato determinante per la causa neroverde”.

Chi è stato fino a questo momento il migliore giocatore del Sassuolo?

“Senza dubbio Francesco Acerbi che ha fatto cose egregie in queste prime 22 giornate di campionato. Per costanza di rendimento e per impatto sull’assetto della squadra, infatti, la qualità delle sue performance non hanno eguali al momento in squadra. Oltre a ciò poi, il difensore classe 1998 ha anche messo a segno tre reti in Serie A, rispettivamente contro Genoa, Sampdoria e Torino”.

Visti dall’avversario: Sassuolo

Quale è stata la migliore prestazione stagionale del Sassuolo e perché?

“Anche alla luce di quello che sta facendo vedere ultimamente la Juventus, io credo che sia da ricordare su tutte la vittoria dei neroverdi al Mapei Stadium contro i bianconeri dello scorso 28 ottobre, quando un gol di Sansone diede i tre punti agli uomini di Di Francesco. Credo che quella contro la squadra di Allegri a conti fatti sia infatti la prova migliore del Sassuolo in quanto a intensità di gioco e tenuta difensiva, considerando appunto la caratura dell’avversario che aveva di fronte”.

Quale è invece stata la peggiore gara e cosa è andato particolarmente male in quella occasione?

“Al riguardo sono indeciso tra la prestazione della seconda giornata di ritorno, giocata il 24 gennaio in casa contro il Bologna, quando il Sassuolo ha perso una inbattibilità casalinga che durava dall’aprile del 2015, e la partita al Castellani contro l’Empoli di ottobre 2015 quando i ragazzi di Di Francesco hanno perso di misura a causa del gol di Maccarone. Diciamo poi che, se col Bologna i neroverdi avevano la scusante delle assenze e di un avversario particolarmente in forma, contro i toscani la squadra era al completo e ha deluso forse un pizzico di più”.

Quale reparto del Sassuolo a tuo parere sta rendendo meglio e quale è quello un po’ sotto le aspettative?

“Finora i numeri dicono che i neroverdi sono molto migliorati in difesa rispetto alla scorsa stagione: quello arretrato infatti ed è il reparto che ha reso di più, essendo al momento il quinto del campionato con 24 reti incassate in 22 gare. D’altro canto però il Sassuolo segna meno dell’anno scorso e soprattutto i solisti più attesi, vedi Berardi e Defrel, si stanno facendo un po’ attendere, visto che sono fermi rispettivamente a 4 e 2 reti: l’attacco direi quindi che è il comparto che è un po’ più sotto le aspettative”.

Quale è la squadra che ti ha maggiormente impressionato dopo questa prima metà di campionato?

“Diciamo che le due prime della classe, Napoli e Juventus, non erano nel loro momento clou quando hanno giocato al Mapei Stadium, ma sono le migliori del campionato. Se proprio devo sceglierne una delle due, vedendo il gioco che sta esprimendo la squadra di Sarri nelle ultime settimane, dico che gli azzurri mi stanno impressionando più di tutti”.

Visti dall’avversario: Sassuolo

Come giudichi il campionato finora giocato dalla Roma?

“Il cambio di tecnico credo che possa restituire ai giallorossi un po’ di quelle sicurezze che avevano perso nella seconda parte del girone di andata quando la qualità del gioco della squadra di Rudi Garcia e di conseguenza i risultati erano iniziati a venire meno. Credo che a Luciano Spalletti sia stato affidato un lavoro non semplice ma che lui, vista la sua esperienza e professionalità e la qualità della rosa a disposizione, possa portare a termine in maniera positiva ottenendo a fine stagione dei buoni risultati. Ritengo sia difficile che la Roma possa raggiungere il duo di testa composto da Napoli e Juventus, ma sono convinto possa però recuperare posizioni ed entrare in zona Champions League”.

Quale è il giocatore della Roma che i tifosi del Sassuolo dovranno temere di più?

“Tra squalifiche e forfait per infortuni credo che Spalletti debba fare molti aggiustamenti nella formazione finale da schierare, ma dico che, anche per l’impatto che ha subito avuto nella sua gara di esordio in giallorosso contro il Frosinone, la velocità e i numeri di Stephan El Shaarawy possono fare la differenza al Mapei Stadium. Oltre a lui, aggiungo che il Sassuolo deve stare molto attento anche a Miralem Pjanic che ha una qualità di inserimento, di calcio e di palleggio che lo mettono in grado di cambiare la partita anche con una sola giocata”.

Se tu potessi scegliere un giocatore della Roma da aggiungere alla rosa del Sassuolo, quale sceglieresti e perché?

“Per duttilità tattica, per età e per capacità di crescita futura credo che Alessandro Florenzi sia la scelta giusta. E’ un giocatore universale che abbina qualità e dinamismo ed ha poi un bel tiro e tantissima determinazione”.

Quale è il tuo pronostico per la gara di martedì?

“Mi viene da pensare alla tipica gara da tripla, aperta cioè a tutti i risultati. Nessuna delle due squadre vive il suo momento migliore ma anche per questo motivo entrambe vorranno a mio parere portare a casa l’intera posta. Potrebbe alla fine uscire un pareggio ma nel caso questo sarà figlio più della volontà di superarsi delle due compagini che di quella di accontentarsi. Credo infatti che né Di Francesco né Spalletti vogliano spartire la posta in palio”.