“Avevo altre offerte ma nella mia testa c’era solo la Roma”: Gregoire Defrel ha voluto a tutti i costi la squadra giallorossa, nonostante fosse richiesto da altri club.
“Già a gennaio il mio procuratore mi ha comunicato l’interesse della Roma. Mi sarebbe piaciuto venire subito ma poi ho deciso di restare al Sassuolo” ha detto il nuovo attaccante giallorosso nella conferenza di presentazione alla stampa a Trigoria. “Speravo i giallorossi mi richiamassero nella finestra di mercato successiva. Dentro di me non avevo dubbi e non appena si è ripresentata la possibilità ho subito detto di sì”.
Quanto è stato importante Di Francesco nella tua crescita e quanto è importante averlo qui a Roma?
“È stato molto importante per me perché mi ha insegnato tanto. Mi ha fatto cambiare ruolo, mi ha fatto diventare più punta e in due anni mi ha aiutato soprattutto sui movimenti dell’attaccante. Sono contento davvero, in questi due anni a Sassuolo ho notato un grane miglioramento rispetto a prima”.
A Roma c’è un ambiente molto più caldo rispetto a Sassuolo, giocherai alla seconda giornata di campionato la tua prima partita all’Olimpico: come ti immagini il tuo esordio in quello stadio?
“So che sarà diverso, ma a me piace: so che la Roma ha uno stadio bellissimo, una tifoseria bellissima e calda. È un’emozione in più per me e per questo sono carico. Sarà una grande partita tra due top club della Serie A, spero di arrivare pronto, poi vedremo le scelte del mister, per me arriveremo tutti pronti perché stiamo lavorando molto bene”.
Sei un’alternativa a Dzeko ma puoi giocare anche da esterno destro: tecnicamente la Roma con questi giocatori ha il dovere di puntare allo Scudetto?
“Certo, sappiamo che la Roma è una grande squadra e abbiamo visto nei campionati scorsi che tecnicamente può lottare per vincere lo Scudetto. Poi vedremo come vanno le cose. Io sono lì davanti con Dzeko, possono arrivare anche altri giocatori e questo per un gruppo è molto importante”.
Sei pronto in entrambi i ruoli: esterno e prima punta?
“Ho fatto la punta per due anni, ma a Cesena ho giocato tante volte l’esterno di destra. So fare questo ruolo, in queste partite di pre campionato pure: mi mancavano un po’ di gambe, ho rivissuto le sensazioni di giocare da esterno e penso di aver fatto bene: c’è un grande gruppo di compagni che mi ha aiutato. Nella testa sono pronto a tutto, vedo dove mi mette il mister: sono pronto a dare il meglio”.
Com’è il tuo rapporto con il gol a prescindere dal ruolo? Riproporrai la stessa esultanza? C’è stata qualche polemica a Sassuolo.
“Noi siamo giudicati sui gol, ogni anno voglio migliorare: il primo obiettivo è farne tanti. L’esultanza non è niente di che: è una cosa nata tra me e i miei amici a Parigi, non la faccio per tutti i gol. La polemica è legata al gesto, soprattutto nel periodo degli attentati a Parigi e sono d’accordo sul fatto che non fosse un gesto bellissimo. Magari se faccio un gol importante mi può venire da farlo perché sono abituato, ma proverò a non farla più”.
Quanto può darti allenarti accanto a un attaccante come Edin Dzeko?
“Dzeko è un bell’attaccante, ha fatto tanti gol. Lo guardo sempre in ogni allenamento, fa dei grandi movimenti e davanti alla porta non sbaglia quasi mai: è veramente forte. È più fisico, più alto di me, io ho altre caratteristiche. Edin mi piace molto, è normale studiarlo un po’ in tutto quello che fa”.
L’anno scorso al suo esordio in Europa ha segnato quattro gol in otto partite: quest’anno giocherà la Champions League. Senti l’emozione? Che sensazioni provi?
“L’Europa League era una cosa nuova per me, sono contento di quello che ho fatto. Ora c’è la Champions, la coppa più importante che c’è. Io sono pronto e mi sento carico. Penso che con questa squadra se lavoriamo bene sono sicuro che potrò fare bene anche in quella situazione”.
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