Le parole di Eusebio Di Francesco alla vigilia di Lazio-Roma in cinque punti fondamentali.
“Ben venga una gara come quella contro la Lazio, che solitamente dal punto di vista motivazionale si prepara da sola. Servono l’entusiasmo e la consapevolezza di quello che abbiamo fatto contro il Barcellona, ma bisogna rimettere in campo la stessa determinazione e il desiderio di prevalere: la gara vale più di tre punti, vale il Posto in Champions e ha una storia a sé perché è il Derby”.
“Martedì abbiamo fatto il 3-4-2-1 o 3-4-3. È stata una scelta ponderata che ha dato un valore aggiunto a questa squadra e mi ha fatto capire come questo sistema sia una valida alternativa che possiamo adottare. Ai quarti di finale di Champions, però, ci siamo arrivati con il 4-3-3. In campo servono determinazione, cattiveria, convinzione. I numeri, se non c’è l’atteggiamento corretto, vanno a farsi friggere”.
“Schick ha il 50 per cento di possibilità in campo, come Cengiz: uno dei due sarà sicuramente titolare. Defrel e Perotti, invece, non saranno disponibili per la gara contro la Lazio, entrambi. Gregoire ha avuto un problema alla caviglia e non sappiamo bene ancora quando rientrerà, per quanto riguarda Perotti ci auguriamo di poterlo rimettere in gruppo contro il Genoa o molto più probabilmente con la SPAL. In più abbiamo qualche dubbio su Manolas e Florenzi, vedremo tra oggi e domattina quale sarà il responso. Ci servono certezze per andare a giocare contro la Lazio. Nella partita di andata contro lo Shakhtar abbiamo sbagliato a mettere due giocatori che erano a metà condizione e non possiamo più permettercelo”.
“Io credo che in questa gara certe vengano annullate tutte le situazioni, perché fa storia a sé. Mi auguro di essere avvantaggiato, ma questa è una partita da prendere con le molle. Dall’altra parte potrebbe esserci una prestazione simile a quella fatta da noi contro il Barcellona. È fondamentale tanta attenzione a livello mentale”.
“Affronteremo una squadra di grande fisicità, che davanti ha un giocatore bravissimo ad attaccare la profondità. E siccome noi diamo spesso un po’ di campo agli avversari dobbiamo stare sempre attenti. Alle sue spalle ci sono Milinkovic e Luis Alberto, che sono bravissimi a imbucare assist. La Lazio è la squadra più brava a mandare in porta negli ultimi trenta metri i suoi giocatori”.
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