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    Mourinho: "Il nostro obiettivo è vincere questa partita e superare il turno"


    José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Salisburgo-Roma, playoff di andata di Europa League.

    Ecco le parole del tecnico giallorosso.


    Cosa si ricorda delle sue precedenti visite a Salisburgo? Una volta da vice allenatore con Robson e un'altra per ritirare un premio.

    “Mi ricordo tutto. La prima volta avevamo perso, fummo eliminati ed esonerati. Ovviamente, mi ricordo. E i ricordi non sono solo belli, ma anche brutti.

    La seconda volta fu fantastico, un premio importante, bello, visitammo con la mia famiglia questa città in due o tre giorni, che non ha bisogno di commenti. Troppo bella”.

    Affrontate il Salisburgo, che squadra si aspetta? Qualche squadra della Serie A può ricordarle la formazione austriaca?

    “Dal punto di vista dell’atteggiamento, della filosofia di gioco, non mi sembra che ci siano squadre di Serie A con un profilo simile. Ovviamente, abbiamo fatto il nostro lavoro di analisi. Abbiamo visto tutto del campionato austriaco, ma le partite di Champions sono una buon biglietto da visita. Hanno giocato con tre squadre di qualità.

    Per me la forza di questa squadra è la qualità dei suoi giocatori. Se tu vuoi sapere dove ci sono giocatori giovani e bravi, non hai bisogno di cercare tanto. Guardi al Red Bull Salzburg trovi giocatori di grande qualità. E se si guarda l’età, sono giovani, non è sinonimo di poca esperienza. Sono presenti in rosa ragazzi che hanno giocato 15-20 partite in Champions League. Hanno qualità”.

    La Roma è in corsa su due obiettivi importanti, per la Champions in campionato e per l’Europa League. Per voi è più importante la partita di domani o quella con il Verona?

    “La prossima. Domani è la più importante”.

    C’è la possibilità domani di vedere la stessa squadra nella terza partita di fila? E come vi approcciate a questa competizione?

    “Quando ho nominato alcune squadre, definendoli “squali”, mi riferivo a quelle che sono fatte per vincere la Champions e ora si ritrovano in Europa League. Mi riferisco a Barcellona, Manchester United, Juventus. Non sono fatte per vincere l’Europa League, ma per vincere la Champions League.

    Noi lo scorso anno avevamo più peso in Conference League, avevamo la pressione che ora hanno loro in questo torneo. Red Bull non è fatta per vincere la Champions, ma per competere in Champions. Ha fatto risultati importanti, su campi di prestigio. Il nostro obiettivo è vincere domani, non vado oltre questo.

    È difficile, sarà difficile, ma è il nostro obiettivo. E non vediamo oltre questo. Siamo 24 squadre in corsa, siamo lontanissimi. Vogliamo passare il turno in questi due match. La formazione? Se faremo cambi, saranno uno o due, non di più”.

    Tra i possibili pochi cambi per domani, potrebbe fare turnover Abraham? E Wijnaldum giocherà titolare?

    “Domani Gini non sarà titolare. Vedremo se la partita permetterà di fargli fare qualche minuto come a Lecce. Può allenarsi benissimo, sì, senza dubbio, anche i suoi dati sono positivi, ma i ritmi di partita sono un’altra cosa.

    Però ogni gara nostra si gioca fino all’ultimo minuto, non siamo una squadra capace di fare risultato al minuto 25, ma mancano tante sfide e arriverà per lui il momento di iniziare il match. Abraham farà turnover? No, gioca”.

    Qual è la situazione oggi con Karsdorp?

    “Sì, la verità è che oggi è convocato per la prima volta. In precedenza, non era in condizione fisica per essere convocato. Per quanto riguarda la nostra situazione personale, da dicembre non esiste un problema. Il problema nasce a Sassuolo, per un atteggiamento del giocatore che in panchina e poi entrato, non mi era piaciuto al suo ingresso in campo. Poi c’è stato un aggettivo mio troppo pesante. Dopo quel periodo lì, per voi era tutto finito tra noi, ma non era così. Abbiamo sempre avuto un rapporto positivo.

    Come lui dice, ci sono state diverse bugie, molti hanno parlato senza sapere e non mi riferisco a voi giornalisti. Sono contento che lui sia tornato. Si tratta di una possibilità in più per noi. Il fatto di avere Rick per giocare può significare che Zalewski non deve giocare a destra, che El Shaarawy non debba per forza fare il quinto e può giocare davanti. Dal punto di vista della rosa, è un aiuto importante.

    Il fatto che lui dica “Io voglio giocare nella Roma”, “Io voglio aiutare la mia squadra, i miei compagni” è importantissimo. Rick ha sempre avuto un buon rapporto nella squadra, gli vogliono bene e io sono contento che ci sia ed è importante per tutti noi”.