IT
  • EN
  • Home Notizie

    Mourinho: "Non è il risultato che volevamo, ma abbiamo fatto una buona gara"


    Queste sono le parole di mister Mourinho dopo il pareggio in trasferta con il Sassuolo

    Con un po’ più di attenzione, si sarebbe portato a casa la vittoria.

    “Abbiamo fatto una buona partita. Con i nostri limiti, però abbiamo fatto la nostra partita. Con un atteggiamento positivo, serio, dopo un’atmosfera pesante, dopo due giorni difficili e con i giocatori tristi. Però la squadra voleva vincere, con i suoi limiti. Ha giocato molto bene, ha controllato molto bene un avversario difficilissimo, perché sono velocissimi, giocano in contropiede, attaccano gli spazi.

    E mi dispiace perché lo sforzo della squadra è stato tradito da un giocatore per un atteggiamento non professionale. Ha tradito lo sforzo di tutti gli altri. Tu non mi hai sentito parlare così di Ibanez contro la Lazio, perché l’atteggiamento è stato top ed è sempre top: l’errore fa parte del gioco e i miei calciatori sanno che possono sbagliare, senza alcun tipo di problema.

    L’atteggiamento non professionale, l’atteggiamento non corretto nei confronti dei compagni, è quello che mi dispiace. Però è un punto, ed è un punto fuori casa, è un risultato che non si può dire che sia negativo. E sono contento dell’atteggiamento generale della squadra”.

    E quanto all’atteggiamento dei singoli, c’è qualcuno che...

    “Uno”.

    Ci vuole dire chi?

    “No. L’ho già detto nello spogliatoio, una cosa che non faccio spesso, perché dopo le partite normalmente non parlo nello spogliatoio. Ho avuto sedici giocatori in campo e mi è piaciuto l’atteggiamento di quindici. Di uno non mi è piaciuto, e l’ho detto. E ce n’è un altro, al quale ho fatto solo la domanda del perché abbia avuto questo atteggiamento oggi e non ce l’abbia sempre.

    Al di là di questo, sono contento dei miei. Ovviamente non lo sono del risultato: non è drammatico, è positivo, ma non è quello che volevamo. E andiamo avanti. Manca una partita contro una grande squadra come il Torino. Vediamo se riusciamo a concludere questo periodo con i tre punti”.

    Oggi più che mai mancava quella luce sulla trequarti: non c’erano Pellegrini e Dybala.

    “Il bambino (Volpato, ndr) ha cercato di farlo. Ma non posso esigerlo da un bambino che fino a qualche mese fa giocava e si allenava su un campo di plastica, e disputava un campionato molto poco competitivo come la Primavera.

    Non posso aspettarmi che questo ragazzo giochi ogni partita giochi e illumini. Ha fatto bene e sono contento di lui: ha talento e ha solo bisogno di migliorare. Però non mi posso aspettare che prenda la squadra sulle spalle. Nel primo tempo, Eldor (Shomurodov, ndr) davanti alla porta deve spaccarla e fare gol. Abbiamo questo tipo di limiti. Ma, come squadra, non mi sento nella posizione di chiedere di più. Sono contento”.

    Ha fatto bene un po’ di panchina ad Abraham?

    “Anche per gli attaccanti, non mi piace valutare la loro prestazione per i gol. Ovviamente sono i gol quelli che ti fanno vincere. Però, io non posso essere critico verso Eldor per avere sbagliato quel gol, quando lui ha giocato al massimo delle sue potenzialità. E non posso criticare Belotti perché in questo momento gli manca sicurezza, gli manca di giocare a questo livello più alto di responsabilità, e si deve adattare.

    Ti posso dire che il giocatore al quale ho fatto quella domanda nello spogliatoio è stato Tammy. Al di là del gol, ovviamente molto importante, ha avuto l’atteggiamento giusto: ha vinto i duelli, ci ha messo il corpo, ha cercato la profondità, si è abbassato, non ha perso palla, ha giocato con sicurezza, è stato un riferimento. Ha fatto una buona partita”.

    Lo recupera Dybala per domenica?

    “Non lo so. Difficile da dire. Non conosco il contenuto dei suoi messaggi con l’AFA (la Federazione argentina, ndr) e con il suo ct Scaloni. Non so se deve giocare domenica per andare al Mondiale. Ma una cosa che so è che i calciatori che vanno al Mondiale, specie nell’ultima partita hanno più la testa di là che di qua. Ma è ovvio che abbiamo bisogno di Paulo. Se potessi scegliere, vorrei averlo contro il Toro”.