La carica dei 101 gol con Mourinho e la centesima "Joya"

Un fortuito e meraviglioso incrocio statistico, coinciso con i primi sigilli giallorossi del numero 21 argentino, davanti al pubblico romanista, nel 3-0 rifilato dalla squadra giallorossa ai lombardi di Stroppa.

101 gol da quando guida Mourinho

Con i due gol di Dybala, la Roma di José Mourinho aveva trovato anche la centesima rete con la sua gestione tecnica. Reti poi aumentate a 101 con l’incornata di Ibanez nella ripresa dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Cifra non indifferente, raggiunta dopo 59 partite ufficiali tra campionato e coppe.

La numero 1 arrivò nel play off di Conference League contro il Trabzonspor a Trebisonda, con la firma di Lorenzo Pellegrini.

Da allora, sono trascorse altre 58 gare, la coppa europea vinta e qualche altra soddisfazione sparsa tipo il 3-0 al derby.

I marcatori diversi di queste 100 reti sono 19, con la new entry di Dybala. Quello con più gol all’attivo della gestione di JM è ovviamente Tammy Abraham con 28 realizzazioni. In doppia cifra c’è anche il capitano, Lorenzo Pellegrini, con 14.

Mourinho è l’undicesimo allenatore romanista a raggiungere almeno 100 gol dopo 59 partite.

Prima di lui, ci erano riusciti Burgess (140), Fonseca e Garbutt (117), Spalletti e Zeman (109), Capello e Garcia (106), Barbesino e Foni (105), Schaffer (100).

La centesima “Joya”

Un numero tondo a tre cifre che Dybala inseguiva da quando ha esordito con la maglia della Roma all’Arechi di Salerno. Era andato vicino alla gloria personale in tre o quattro occasioni con Salernitana e Monza, trovando però solo pali e sfortuna.

Ha centrato l’obiettivo grosso al quarto tentativo, per due volte, nel giro di un quarto d’ora, dopo aver regalato un assaggio della sua classe con l’assist in sforbiciata per Abraham per l’1-1 in Juventus-Roma.

La prima realizzazione della serata arriva al minuto 17 sfruttando una torre di Abraham, trovando la profondità e andando a concludere di sinistro a incrociare, senza lasciare scampo a Di Gregorio. Gol numero 99.

E poi, al 32’, sigla la doppietta personale correggendo sottomisura una respinta corta di Di Gregorio, dopo una percussione centrale di Abraham, finita con l’opposizione temporanea dell’estremo difensore. E sono 100.