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    “La Roma nella mia città”: il racconto di Andreas, tifoso giallorosso di Graz


    Abbiamo parlato con Andreas, tifoso giallorosso di Graz che ha avuto la possibilità di vedere giocare la Roma nella sua città contro il Wolfsberg

    Già protagonista di un’intervista su asroma.com tre anni fa, Andreas ci ha raccontato le origini del suo tifo per la Roma e le emozioni nel vederla giocare a Graz nella seconda giornata del Gruppo J di Europa League.

    L’arrivo di Giannini allo Sturm Graz nell’estate del 1996

    "Nel 1996 nella squadra della mia città arrivò una stella dal campionato italiano: Giuseppe Giannini. Ricordo che alla sua presentazione, il Principe indossava una sciarpa della Roma. Da lì mi sono incuriosito e ho iniziato ad appassionarmi alla sua ex squadra e ne sono diventato tifoso. La passione è cresciuta ancora di più con lo Scudetto del 2001 e con la prima maglietta che acquistai con il 10 di Francesco Totti in gita scolastica a Roma".

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    "Giannini ha giocato solo un anno a Graz ma il suo arrivo ebbe un grande impatto sul campionato austriaco. Era una stella e tutto ruotava intorno a lui. Ha provato a fare la differenza, a volte riuscendoci, altre meno ma anche dopo la sua partenza la squadra sembrò molto più matura. Lo Sturm negli anni successivi è entrato nel suo periodo migliore, nel quale ha partecipato a diverse edizioni della Champions League vincendo diversi campionati e coppe nazionali".

    Lo Scudetto del 2001

    "All’inizio di quel campionato feci una scommessa con un mio compagno juventino: se avessimo vinto lo Scudetto mi avrebbe dovuto regalare una sciarpa della Roma consegnandomela davanti a tutta la classe. Così fu e divenne chiaro che avrei fatto il tifo per i giallorossi per sempre".

    La passione continua

    "Negli anni successivi ho iniziato l’università e ho conosciuto altri simpatizzanti della Roma e ho aperto il forum RomaZone. Oggi il forum esiste ancora ma sono più attivo su Twitter. Abbiamo iniziato a organizzarci per andare a vedere le partite, dalle amichevoli durante i ritiri estivi in Austria a trasferte a Milano, Udine, Monaco, Barcellona. Non abbiamo mai fondato un Roma Club visto che proveniamo da luoghi diversi: Stiria, Sudtirol, Vienna, Ungheria, Svizzera, Germania…"

    L’emozione al momento del sorteggio di Europa League

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    "È stato divertente: con un mio amico tifoso della Roma di Mönchengladbach ci eravamo detti: “Quanto sarebbe bello un gruppo con Roma, Wolfsberg e Borussia?”. Mai ci saremmo aspettati che sarebbe divenuto realtà. Pensavo che la partita si sarebbe giocata a Klagenfurt, ma per via dell’installazione “For Forest” lo stadio designato del Wolsfberg in Europa League è diventato proprio quello di Graz. È stata una coincidenza bellissima per me: una partita ufficiale della Roma nella mia città, anche se sarebbe stato il massimo se la sfida fosse stata con lo Sturm Graz".

    Arriva il giorno di Wolfsberg-Roma

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    "Di solito quando vado allo stadio a vedere lo Sturm Graz il rituale è sempre lo stesso: appuntamento in centro con gli amici e passeggiata di 30-40 minuti verso lo stadio. Questa volta ci siamo visti con un po’ di anticipo. Il tempo era buono e sono uscito prima da lavoro e a due ore dal calcio d’inizio siamo andati in un pub a bere una birra. Qui abbiamo incontrato altri tifosi della Roma, austriaci e italiani".

    "Allo stadio il nostro settore era a fianco a quello dei tifosi romanisti che quando siamo entrati era pieno. C’era già una bella atmosfera. Vedere la squadra così da vicino durante il riscaldamento è stata un’altra esperienza nuova ed emozionante. Solo allo stadio di Udine ero stato vicino al campo come a Graz".

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    "Mi è piaciuta tantissimo l’atmosfera creata dal settore dei tifosi giallorossi durante tutta la partita, anche un mio amico che era con me e che di solito non segue il calcio ne è rimasto impressionato".

    "Durante la partita per certi versi ero preoccupato: la Roma aveva tutto da perdere con un avversario come il Wolfsberg. Tutti i tifosi e i giornali si aspettavano una larga vittoria contro una squadra che aveva impressionato in casa del Borussia ma che neanche dispone di uno stadio adatto per l’Europa League. Temevo che l’impegno potesse essere sottovalutato, oltre ai problemi relativi agli infortunati.

    Sfortunatamente il risultato finale non è stato quello sperato, con il Wolfsberg che non si è arreso fino a conquistare il pareggio. A parte il dispiacere per la mancata vittoria è stata una giornata bellissima che non dimenticherò. Spero che la Roma possa giocare di nuovo a Graz, magari contro lo Sturm. Nel frattempo rivedrò presto i giallorossi in casa dell’Udinese il 30 ottobre".

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