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    Di Francesco: “Non dobbiamo dare possibilità di ripartenza al Parma”


    “A Parma andremo a fare la gara ma dovremo essere bravi preventivamente a dare meno possibilità agli avversari di ripartire”: Eusebio Di Francesco delinea così la sfida di sabato pomeriggio al Tardini

    “I numeri sono chiari: il Parma è una squadra che ha fatto 25 punti e la sua qualità migliore è la capacità di andare in verticale, con attaccanti molto bravi a ripartire”, ha aggiunto il tecnico nella conferenza stampa della vigilia. “Noi andremo a fare la gara, ma dobbiamo essere bravi preventivamente dando meno possibilità agli avversari di ripartire. Cosa che inevitabilmente accadrà”.

    Come sta Schick?

    “Sta bene, si è allenato con la squadra e ha recuperato dal piccolo problemino avuto in partita, era un’infiammazione”.

    C’è un problema di razzismo in Italia e di teppismo fuori dagli stadi: sposa quello che ha detto Ancelotti sulle partite che andrebbero fermate?

    “Io sto con Carlo, totalmente. Lui ha fatto questi discorsi già in passato e li condivido pienamente. Se lo Stato non riesce a regolamentare queste problematiche, noi dobbiamo riuscire a dare una risposta importante. Sto con lui”.

    Cosa deve fare di più il calcio italiano? Cosa si augura per il 2019?

    “Spesso si va allo stadio non per cultura sportiva, ma per offendere anziché andare a tifare la propria squadra. Abbiamo fatto tanti interventi, anche nelle scuole, ma spesso certe cose non cambiano negli stadi, anche a Roma. Si fa più per offendere che per gioire. L’Inghilterra è un esempio importante, bisogna essere duri, precisi e certi comportamenti non devono essere lasciati andare con facilità, noi dobbiamo fermarci e certe squadre non devono accettare certi comportamenti”.

    Schick quindi giocherà dal primo minuto?

    “Dzeko è pronto per fare il titolare, valuterò: c’è una possibilità per entrambi di partire dall’inizio. Sono partite molto ravvicinate e devo fare delle valutazioni basate sul recupero generale dei calciatori che vengono da piccoli infortuni e non hanno la condizione per reggere 90 minuti”.

    Come sta El Shaarawy? Perotti è pronto per fare due partite consecutive dal primo minuto?

    “Diego va valutato, anche se è un rischio. Sono stato molto contendo della sua prestazione contro il Sassuolo e valuterò assieme al ragazzo il recupero. Oggi non era al top, ma può migliorare. Stephan non ha 90 minuti nelle gambe, ma potrebbe partire titolare perché ha superato pienamente l’infortunio”.

    Cristante e Nzonzi hanno fatto gli straordinari ultimante. Sta pensando a soluzioni alternative?

    “Sono discorsi da rimandare dopo la sosta. Pellegrini si è allenato con il gruppo per la prima volta ieri. Sta bene e averlo a disposizione è un vantaggio, ma a partita in corso. I cambi sono tre e questa valutazione va fatta a 360 gradi”.

    State studiando qualcosa per contenere Gervinho?

    “Credo sia un giocatore da non sottovalutare, ma non si può andare a Parma e mettersi sotto la traversa. Sicuramente dobbiamo fare la partita, loro fruttano questa arma e noi dobbiamo essere bravi a fare le letture e le coperture. Serve limitari in partenza, anche perché loro sfruttano la gamba di Gervinho anche a partire dal portiere”.

    Cosa pensa di Roberto D’Aversa?

    “È un ragazzo in gamba, è partito dalla serie C e si è conquistato la Serie A con il lavoro sul campo. Sa fruttare le caratteristiche dei propri giocatori al meglio e ha fatto risultati importanti contro squadre che stanno al vertice”.

    Ha parlato di mercato inevitabile, quali sono i ruoli che hanno più bisogno di rinforzi?

    “Alla fine si può guardare in tutti i reparti, dipende dalle tante situazioni che si verificano nel mercato. È prematuro parlare di questo aspetto, però, pensiamo prima alla partita. Con il Direttore abbiamo parlato pochissimo di mercato, perché la prima esigenza della Roma è fare punti, poi si parlerà di tutto il resto”.

    Secondo lei dopo il Sassuolo è scattato qualcosa a livello mentale? Si sente sempre in corsa per il quarto posto?

    “Sì, la classifica dice questo. La squadra ha dimostrato di poterlo fare. Abbiamo dimostrato buone cose a livello tecnico, in fase offensiva, abbiamo accettato il duello uno contro uno. Il Sassuolo è una squadra che cerca di giocare e questo ci facilità di più. Domani, però, sarà una partita diversa e dobbiamo essere bravi a interpretarla differentemente”.

    Uscire dal campo per ululati razzisti non pensa che dia troppo potere a chi li fa?

    “Quando si fanno questi discorsi tutti pensano di avere le soluzioni in mano. Bisogna agire, servono iniziative. Fermarsi anche per dieci minuti vuol dire che se si continua non si può andare avanti”.

    Contro il Parma quanta pazienza serve?

    “Bisogna averla, ma serve anche fare gol. Non puoi permetterti di girare la palla per mezz’ora. Noi dobbiamo essere bravi a forzare certe giocate, nell’uno contro uno, per cercare di scardinare la linea difensiva. Il rischio delle loro ripartenze è inevitabile, dobbiamo essere bravi ad accettarlo e difendere bene”.

    Prima dell’infortunio Pellegrini era un trascinatore, ora Zaniolo è alla ribalta: giocano entrambi sulla trequarti, possono coesistere?

    “Per me possono benissimo coesistere. Zaniolo ha fatto anche il mediano qualche volta, Pellegrini molto di più. Lorenzo sa ricoprire più ruoli in ogni sistema di gioco. Ha una duttilità unica, è sempre in movimento ed è bravo a fare le due fasi. È un bene averli entrambi, una fortuna non una sfortuna”.