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    Di Francesco: "Servono cattiveria e continuità"


    Le parole di Eusebio Di Francesco alla vigilia della sfida di Champions League contro il CSKA Mosca all'Olimpico.

    La squadra come sta preparando questo appuntamento rispetto alla sfida contro la SPAL?

    “Le partite non si preparano solo nelle ultime due ore come approccio alla gara, anche se sabato abbiamo iniziato bene dal punto di vista della voglia di fare la partita: dove siamo mancati è proprio nell’ultimo passaggio. Nel secondo tempo, però, abbiamo perso il filo logico del match. Ieri si sono allenati solo quelli che non hanno giocato e nell’allenamento di oggi capirò come stanno i ragazzi. Serve ricostruire a livello mentale determinate cose”.

    Come si spiega gli alti e bassi di questa stagione?

    “Questa è la cosa che mi tormenta più di tutte: vorrei ritrovare una situazione di positività e continuità nel sistema di gioco. Spesso nelle difficoltà usciamo troppo dalla partita, per crescere questa squadra deve saper venir fuori dai momenti di difficoltà e non perdere il filo conduttore che ci permette di vincere le partite. Nel primo tempo abbiamo dimostrato di essere superiori alla SPAL e in quei casi bisogna approfittarne. Una volta sotto, però, non siamo riusciti a riprendere la partita”.

    Come stanno De Rossi, Kolarov e Schick?

    “Penso di poterli recuperare tutti e tre. Ma il responso definitivo su De Rossi e Kolarov ce lo avrò oggi dopo la rifinitura. Se dovessero star bene saranno della partita. Schick ha avuto un’infiammazione muscolare, ieri si è allenato e aveva ancora un piccolo fastidio ma penso che sarà a disposizione”.

    Com’è l’umore dello spogliatoio dopo la sconfitta? Dzeko come sta?

    “Ovviamente non possiamo essere felici dopo una sconfitta contro la SPAL. Abbiamo una grande fortuna, poter giocare una partita importantissima domani e cercare di tornare a vincere. Non c’è tempo di far tante chiacchiere, dobbiamo ritrovare noi stessi e rimettere in campo la cattiveria che avevamo dimostrato prima dell’ultima gara. Edin dovrà essere uno dei nostri protagonisti, servirà trascinare il pubblico di cui abbiamo bisogno: ci serve il loro affetto e sostegno, ma dobbiamo essere bravi noi a trascinarli con la prestazione e gli atteggiamenti giusti”.

    Il 4-2-3-1 è il modulo ideale solo in questo momento o per tutta la stagione?

    “L’ho fatto principalmente per smuovere qualcosa, il 4-3-3- o il 4-2-3-1 sono sistemi di gioco dinamici, in entrambi serve la capacità di creare triangoli offensivi e difensivi. Al momento voglio continuare con questo sistema per sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che hanno il carisma adatto”.

    Perché andate sotto rispetto alla scorsa stagione?

    “Questo è un dato che fa pensare, non può essere una casualità. Dobbiamo migliorare su certe caratteristiche. Serve mantenere il filo conduttore durante tutto il corso della gara”.

    La squadra ha un difetto di personalità?

    “Dobbiamo cercare di far crescere la squadra, si può migliorare sia in personalità sia in leadership. Quando si parla di fase difensiva non si pensa solo ai quattro dietro, ma a tutti gli undici. Certe caratteristiche vanno tirate fuori il più possibile, sono io a dover tirar fuori certe caratteristiche ai miei ragazzi. Ovviamente serve equilibrio nelle prestazioni: ci è mancato e per questo abbiamo preso più gol del solito”.

    Non sono stati troppi i giovani schierati contro la SPAL?

    “Tutto si lega a un discorso di risultati. Il fatto di aver messo i giovani in campo è legato anche a situazione di infortuni. Coric è stato messo per rimediare a una gara in cui serve dare maggior qualità alla squadra. Serviva freschezza. Kluivert è un attaccante: a Torino fu una mossa indovinata mentre l’altro giorno secondo alcuni non lo è stata. Abbiamo una squadra: i giovani vanno tutelati e bastonati quando serve. Questa è la mia squadra e io devo essere bravo a valorizzarla. Non è con una partita che si diventa tutti scarsi. Dobbiamo essere forti a farci scivolare da dosso tutte queste situazioni e mettere qualcosa in campo. Per me la carta d’identità conta poco. Serve mettere atteggiamenti giusti in campo. Questo è quello che vuole vedere la gente”.

    Cosa ne pensa del CSKA?

    “Ha talento, meno fisicità negli attaccanti, ma schiera tutti buoni giocatori. È una squadra molto giovane ma con ottime individualità. Dovremo essere bravi a sfruttare al meglio la nostra fisicità. Non fanno un’aggressione alta, difendono con tanti e avendo due trequartisti sono molto bravi a ripartire velocemente”.

    Come si spiega certi blackout dei suoi calciatori?

    “Certi calciatori sono tornati dopo 10 giorni di nazionale. Alcuni sono ragazzi e un giovane nella sua crescita passa anche attraverso delle prestazioni meno buone per poter diventare un bon giocatore. Noi siamo la Roma e non possiamo permetterci passi falsi come sabato. Io do a tutti una possibilità, ma come l’ho data posso toglierla. È difficile riprendere Fazio negli atteggiamenti, ma a lui non posso insegnare nulla su come preparare una partita dal punto di vista mentale. I giovani devono essere più bravi a prendere gli esempi giusti”.

    Come sta El Shaarawy? È in ballottaggio con Kluivert?

    “C’è sempre un ballottaggio, come lo era sabato prima della partita. Stephan non ha avuto sempre continuità, ma secondo me nella prima mezz’ora a parte situazioni da poter sfruttare meglio stava facendo un’ottima gara. Ovviamente da lui ci aspettiamo il salto di qualità, ma è un giocatore molto importante per noi. Agli esterni chiedo molto nelle due fasi. Parlare di un singolo giocatore diventa sbagliato. In generale Stephan lavora molto bene per la squadra”.

    Si è sentita l’assenza di Manolas in difesa?

    “Quando si perde i migliori sono sempre quelli che non giocano o gli allenatori che stanno a casa. Non c’entrano i singoli”.

    La squadra rischia di sottovalutare il Campionato?

    “Gli obiettivi del campionato sono quelli di arrivare in Champions e di fare il percorso migliore possibile. Non dobbiamo commettere errori a livello prestazioni, non sottovalutiamo nessun impegno. La prova del nove c’è domani: capiremo la prestazione della squadra”.