Non è stata semplice come partita, ma poi la Roma nel secondo tempo ha dilagato.
"Sì, ha dilagato ma non è stata facile. Soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà nel gestire la palla. Avevamo troppa fretta di andare a concludere. Forse ci arrivavamo anche abbastanza facilmente, ma poi i tempi erano sbagliati e questo causava qualche ripartenza, qualche sforzo in più in fase di non possesso.
Alla fine ho contato però 25 o 26 occasioni, e quando tiri 25 o 26 volte vuol dire che sei arrivato lì e devi fare gol. E la partita deve chiudersi prima, non solo nei minuti finali".
Otto marcatrici diverse in due partite: è sicuramente motivo di orgoglio per lei, che ama il gioco offensivo.
"Questo è un dato importante, che mi piace molto. Le ragazze sono propense a offendere, ad arrivare in area. Ma come ho detto prima, questa era una partita da chiudere già nel primo tempo. E invece non è successo.
Sicuramente davanti avevamo un avversario - il Como ha fatto la partita che doveva fare - però noi dobbiamo essere più cattive in area di rigore".
Oggi c'era una difesa inedita, Minami e Valdezate: è soddisfatto?
"Sì, lo sono. Ci abbiamo messo un po' a trovare le giuste distanze, le giuste sincronie. Però, dopo abbiamo fatto molto bene. Soprattutto nel secondo tempo, sono riuscite a palleggiare bene, sono riuscite ad attaccare bene in avanti: il gol di Giacinti nasce da una riconquista di Valdizate, che è una cosa che a lei chiediamo. Sicuramente deve abituarsi a questo, perché non era abituata, però sono soddisfatto della loro provo".
Il ritorno al Tre Fontane è stato piacevole.
"Molto. Anche oggi, il pubblico ha fatto la propria parte, ci ha spinto e questo per noi è molto importante. Bene così".
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