Domenica ha visto la prima partita della sua vita allo Stadio. E che partita... Abbiamo intervistato suo padre, Giuliano. Ecco cosa ci ha detto.
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Sapevi che tuo figlio è il più giovane abbonato della stagione 23-24?
"Assolutamente no, non lo sapevo. Quando mi avete contattato sono rimasto sorpreso. Ovviamente sono molto contento e non nascondo di essermi anche commosso".
Cosa ti ha spinto a farlo abbonare così piccolo?
"Ho visto la mia prima partita della Roma all'età di 4 anni nel lontano 1978. E ancora oggi, 45 anni dopo, in me è viva l'emozione che provai non solo la prima volta entrando allo stadio mano nella mano con il mio papà, ma anche in quelle successive. Mi è venuto naturale, quindi, ripercorrere quanto è stato fatto con me alla sua età, un misto di gioia e orgoglio che solo un genitore tifoso che accompagna suo figlio può capire, vivere, ricordare.
Essere Romanisti è una tradizione della mia famiglia che si tramanda di generazione in generazione ed io non potevo, e non volevo, essere da meno dei miei cari che non ci sono più ma che mi hanno trasmesso questo amore".
Roma-Empoli è stata la sua prima volta allo Stadio: ci racconti cosa ha provato?
"Andrés Miguel era incantato e affascinato già all'esterno dell'Olimpico vedendo la folla di tifosi che, bandiere alla mano, si incamminavano verso lo stadio.
Era emozionatissimo e quando abbiamo varcato i tornelli ed ha sentito le note di Welcome to the jungle che accompagnavano l'ingresso in campo della squadra per il riscaldamento, non stava più nelle pelle. Ha salito i gradoni della Tevere in un battibaleno e una volta in cima, con il prato verde davanti a lui, l’ho visto estasiato e felice, ma anche incuriosito di fronte alle bandiere, ai cori, alle luci dello Stadio".
Quale è stato il gol che lo ha emozionato di più?
"Sicuramente quello di Cristante. È balzato dal seggiolino con le braccia verso il cielo, imitando me e tutti i tifosi intorno, lasciandosi coinvolgere nella esultanza. Mi urlava: Papà, papà, che gol!".
Come ha vissuto le ore che hanno preceduto la partita?
"La sera prima non è stato facile per lui prendere sonno. Poi, la mattina, appena sveglio, la prima cosa che mi ha detto non è stata buongiorno ma papà, ma è vero che oggi andiamo allo stadio?
Le ore che ci separavano dal calcio d’inizio sono trascorse velocemente ma con un forte carico di trepidazione. Eravamo accomunati in un’unica grande emozione: padre e figlio insieme allo stadio per tifare la squadra del cuore".
Quali sono i suoi idoli giallorossi?
"Dybala, di cui ha la maglia, e il capitano Pellegrini che vorrebbe tanto incontrare. Speriamo che Lorenzo legga questa intervista e che possa coronare il sogno di Andrés Miguel".
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