Mister, cosa è mancato oggi, soprattutto l'approccio nel primo tempo?
"Qualcuno è mancato. Ma non tanto sotto il lato dell'approccio, quanto della carica agonistica che serve per giocare. Forse per il fatto di aver raggiunto i playoff la settimana scorsa, qualcuno ha dato un po' per scontata la partita di oggi, quando invece di scontato nel calcio non c'è niente. Abbiamo preso due gol evitabili, su episodi dove secondo me un po' di attenzione è mancata.
A quel punto è nata una partita differente rispetto a quella che ci aspettavamo. E poi oggi non era assolutamente facile: ai ventidue in campo c'è da fare i complimenti, perché giocare sotto questo solleone a 30° è stato estremamente impegnativo per tutti. E quando devi spingere, e manca anche un po' di lucidità, non è mai facile farlo sotto di due gol.
Peccato per le tante occasioni che abbiamo creato, ma che non siamo stati bravi a finalizzare, perché sicuramente sul campo avremmo meritato perlomeno un punto, per le chance avute.
Dall'altro lato c'è da fare i complimenti alla Sampdoria, perché nonostante fosse fuori da tutto ha onorato il campionato, hanno giocato fino alla fine, come era giusto che fosse. E hanno portato a casa nella loro ultima partita un risultato prestigioso".
Finisce oggi la fase regolare: Roma dominatrice prima della sosta, poi qualche problemino alla ripresa. Che analisi fa di questa prima parte di campionato?
"È stata una stagione estremamente positiva, perché portare a casa l'unico trofeo per ora in palio, come la Coppa Italia Primavera, che mancava da tanti anni a Trigoria, è stato per noi motivo di grandissima soddisfazione. E poi lo abbiamo fatto nonostante la rosa fosse cambiata dopo gennaio, perché la Roma giustamente non ha speculato sul campionato Primavera, come ho detto più volte, ma ha dato la possibilità di crescere a tantissimi calciatori, come Satriano, che era il fuori quota nostro e che era il capocannoniere del campionato ed è stato giustamente mandato a giocare, perché lo abbiamo ritenuto pronto e abbiamo pensato che il suo percorso nel Settore Giovanile fosse finito.
Abbiamo avuto tantissimi calciatori che sono stati a disposizione del mister in Prima Squadra, e chiaramente rispetto alla prima parte di stagione i titolari sono cambiati per otto, nove undicesimi. Quindi, questa è una squadra completamente nuova. Però era giusto dare anche a tutto il gruppo la possibilità di mettersi in evidenza e di far vedere le proprie potenzialità: siamo convinti che tanti di loro possano essere pronti per il calcio professionistico.
Abbiamo pagato dazio rispetto a tante altre squadre che invece hanno aumentato l'esperienza a loro disposizione, però siamo veramente contenti del percorso fatto, perché penso che siamo la società che ha fatto registrare il maggior numero di esordi in Prima Squadra. E queste sono le vittorie più grande del Settore Giovanile. Se poi ci mettiamo anche la vittoria della Coppa Italia, possiamo sicuramente parlare di una stagione estremamente soddisfacente.
E non è ancora finita: mancano ancora - speriamo - tre partite. Dovremo nuovamente affrontare la Fiorentina, che è sicuramente una squadra di grandissima qualità, di grandissima esperienza. Sappiamo che dobbiamo fare un'impresa. Capiremo poi con quali calciatori scenderemo in campo, perché siamo anche una delle poche società che, giustamente, ha dato la possibilità di andare a mettersi in evidenza in un Mondiale a dei giocatori sotto età: abbiamo messo sempre il giovane al centro di tutto, piuttosto che il risultato del campionato Primavera".
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