Il prossimo sarà l’ottavo precedente con la Salernitana in Serie A: nei precedenti sette sono arrivati ben 6 successi della Roma e un’unica vittoria granata, un 2-1 datato 24 gennaio 1999, deciso dalle le reti di Antonino Bernardini e Federico Giampaolo.
I giallorossi hanno trovato inoltre il successo in ciascuno dei precedenti tre confronti interni contro questa avversaria in Serie A. La Salernitana, tuttavia, ha già sconfitto a domicilio per 3-1 la Lazio in questa stagione.
La formazione di Paulo Sousa sta vivendo un momento molto positivo, come dimostrano gli 11 risultati utili raccolti nelle ultime 12 gare di campionato nonché le 10 partite consecutive con almeno una rete realizzata, striscia record per il club nel massimo campionato. Lontano dall’Arechi, tuttavia, aumentano le difficoltà: la Salernitana non ha infatti trovato il successo in nessuna delle ultime sette trasferte di campionato (5N, 2P) e non fa peggio nel corso di una singola stagione di Serie A dal 1998/99, quando non vinse per 10 gare esterne consecutive.
A colpire della Salernitana è la grande efficacia in fase realizzativa: nonostante soltanto Lecce (104) e Sampdoria (109) abbiano effettuato meno tiri in porta dei granata (111) in questo campionato, la Salernitana ha segnato 43 gol per una percentuale di conversione del 12%, la seconda più alta nella Serie A in corso dopo il 14% della Lazio. Una caratteristica certificata anche da una differenza in positivo tra reti all’attivo ed expected goals di +8.62: nella competizione soltanto il Napoli (+10.37) ha fatto meglio, mentre la Roma si piazza terzultima in questa particolare graduatoria con un saldo negativo di -8.56.
In zona gol, insomma, i granata si sono saputi dimostrare ben più freddi dei giallorossi e a dimostrarlo c’è anche il dato legato al numero di legni colpiti: nessuno infatti ne conta più della Roma nel torneo (16, al pari di Juventus e Inter), mentre al contempo nessuno ne ha collezionati meno della Salernitana stessa (sei, come il Monza).
Si possono tuttavia rintracciare varie lacune nell’assetto difensivo dei granata, che a volte hanno dimostrato di andare in affanno quando costretti a proteggere la propria area: ne sono la riprova i ben 10 rigori concessi agli avversari in questo campionato, più di ogni altra squadra. Un altro tallone d’Achille è rappresentato dal gioco aereo: nessuna squadra ha infatti incassato più reti di testa dei campani in questa stagione (11, al pari della Sampdoria).
Il pericolo pubblico numero uno in casa Salernitana sarà certamente Boulaye Dia, che ha sin qui vissuto una stagione d’esordio in Serie A semplicemente esaltante. Il centravanti è il calciatore che ha segnato più reti rispetto alla qualità dei tiri tentati in questa Serie A: +6.8, avendo realizzato 15 gol rispetto ad un valore di Expected Goals di 8.2, e tra i giocatori con almeno 40 conclusioni all’attivo nei cinque principali campionati europei è quello che vanta la percentuale di conversione più alta (32%).
Il franco-senegalese, inoltre, ha realizzato il 35% delle reti granata (15/43): solo Mbala Nzola ha segnato in percentuale più gol della propria squadra (43%) nel torneo in corso.
Impossibile non annoverare tra i principali pericoli della Salernitana anche Antonio Candreva, già in gol contro la Roma durante la sua esperienza alla Lazio in un derby dell’11 novembre 2012. L’esterno vanta in tutto 78 assist in carriera in Serie A: da quando il campionato è tornato a 20 squadre (2004/05) solo due giocatori hanno registrato più passaggi vincenti nel torneo: l’ex capitano della Roma Francesco Totti (92) e Marek Hamsik (80).
Se dovesse scendere in campo lunedì prossimo, inoltre, Candreva raggiungerebbe Sergio Cervato (466) come 29ª giocatore con più presenze nella storia della Serie A, scrivendo così un piccolo pezzo di storia di questa competizione.
Iacopo Erba - Redazione Opta
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