Ecco le sue parole.
Oltre sessanta metri di corsa hai fatto in occasione del tuo gol. C’è convinzione, condizione nel gruppo, è simbolica questa tua azione?
“Sì, è la forza del gruppo. È un gol simile a quello con il Napoli, con la differenza che c’è stata una corsa di oltre sessanta metri.
Quello che ci ha chiesto il mister, quando la palla è dall’altra parte dobbiamo arrivare forte sia io, sia Rick, è stato un gol importantissimo”.
La compattezza del gruppo vi consente sempre di fare bella figura in questi match di livello, avete concesso quasi nulla alla Real Sociedad. La solidità figlia di cosa?
“Della forza mentale di questa squadra. Un gruppo che si aiuta tantissimo. Magari in certe partite, pur non giocando con grande qualità, però bisogna anche vincere.
E noi siamo stati bravi sia oggi, sia che con la Juventus. Questa vittoria ha un peso maggiore, arriva dopo il successo con la Juventus ed era importante dare continuità”.
Cosa pensavi poco prima di segnare il gol? Che la palla ti arrivasse?
“Bisogna crederci, ne ho fatti diversi così. Quando è sul fondo, il difensore quasi non se l’aspetta più. Poi la palla era anche alta, non era facilissimo. Siamo proprio contenti, è stata una bella azione”.
L’esultanza dopo il gol ha qualche significato particolare?
“È il Faraone”.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.